Copywriting: l’arte di scegliere le parole

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Il copywriting -in questo articolo facciamo riferimento in particolare all’arte di scrivere sui social network e all’importanza del monitoraggio dei social media- è cambiato parecchio negli ultimi tempi. Non ci sono più regole fisse e i contenuti stanno diventando l’unica arma per potersi distinguere nel mare magnum digitale. Gli obiettivi di un copywriter però rimangono abbastanza chiari, ciò che cambia è come farlo. Una buona scrittura per la vendita, serve a convertire e attirare l’attenzione del cliente finale, convincerlo, fin dalle prime righe, che ciò che troverà nel testo è esattamente ciò di cui ha bisogno. 

L’attenzione è diventata la nostra moneta corrente, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione web e sui social network. Siamo inondati di contenuti. Dunque un testo, per attirarci, deve ben essere costruito, ma soprattutto deve avere qualcosa da dire, e lo deve dire alle persone giuste.

Le tendenze del copywriting nel 2022

Il contenuto

Il contenuto è sempre stato fondamentale all’interno del copywriting, ma negli ultimi anni è stato nominato il vero e unico protagonista. Scrivere per scrivere oggi non funziona più, anzi, può essere deleterio. Bisogno avere conoscenze, esperienze e informazioni utili da poter condividere con i propri utenti. Quest’anno la regola d’oro per ogni testo è chiedersi: è utile in qualche modo per il mio pubblico? Aiuta a risolvere un problema o un certo tipo di bisogno che sta a cuore ai miei lettori?

Uno dei trend che ha segnato ancora di più questa tendenza è stato senz’altro il successo dei podcast. Un modo speciale per creare contenuti che siano sempre più vicini ai nostri destinatari. Il copy e i contenuti sono ovviamente fondamentali nella creazione di un podcast. Bisogna strutturare e scrivere prima di tutto lo script, così come tutto il materiale che verrà trasmesso. Su quali contenuti puntare? Ovviamente dipende dalla brand identity del marchio. Senza dubbio si parlerà molto di tecnologia, gaming e marketing.

Ricerche vocali

Così come l’amore per i podcast e le conversazioni lunghe, intime e informali, sta crescendo anche l’interesse per le ricerche vocali. Molti sostengono che sia proprio questo il trend maggiore nel mondo del copywriting. Oggi tante persone preferiscono cercare qualcosa a voce, piuttosto che scrivere sul motore di ricerca. Il copy in questo caso diventa essenziale: perché una buona strategia SEO, fondata quindi su parole chiave, è proprio ciò che è necessario per costruire un testo che possa essere trovato facilmente, e che risponda direttamente alle domande degli utenti.

Chatbot 

Un altro trend che si sta diffondendo in ambito tecnologico, e che andrà a impattare il copy, è l’utilizzo dei chatbot. Questo strumento non è nuovo nell’ambito del servizio clienti, ma negli ultimi anni sta guadagnando molto terreno. Si sono create nuove forme di comunicazione, che prevendono l’utilizzo di questa Intelligenza Artificiale.

Le risposte automatiche sono oggi le più utilizzate dalle aziende all’avanguardia. Per potere programmare queste risposte è necessario avere una grande conoscenza della scrittura, in modo da sapere in anticipo ogni domanda. Inoltre, la cosa più importante, è rendere questa comunicazione il più naturale e chiara possibile.

Storytelling

Raccontare storie è diventata una vera e propria strategia per un nuovo tipo di marketing. Ad oggi le emozioni giocano un ruolo fondamentale nella ricerca di uno storytellng efficace così come nella stesura di un buon copy. Ormai è stato da tempo dimostrato che i consumatori tendono ad essere più emotivi che razionali, e quanto mai come quest’anno c’è bisogno di rinnovare sensazioni, esperienze e significati profondi.

Social Copywriting

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C’è un territorio in particolare in cui l’utilizzo del copywriting si sta sempre più aggiornando e trasformando. I social network nel 2022 sono tutt’altro che obsolenti, continuano ad essere lo spazio perfetto per le aziende che vogliono comunicare direttamente con i propri consumatori. Non solo, per le aziende monitorare la propria reputazione e la propria immagine sui social network è diventato fondamentale. Ecco perché l’Eco della Stampa fornisce un servizio di Social Media Monitoring, come arma efficace per costruire la propria strategia di comunicazione. Infatti, scrivere un articolo sul web non è la stessa cosa che scrivere sui social network. Spesso in questi spazi i messaggi sono più brevi, precisi e dritti al punto. C’è sempre l’urgenza e la necessità di trasmettere un messaggio in modo rapido ma efficiente.

Proprio per questo molti addetti ai lavori hanno spesso accusato i social di appiattire e di creare troppa semplificazione, anche per quei temi che invece meriterebbero un maggior rispetto della complessità. Si tratta in effetti di un rischio reale, davanti al quale il copywriter deve reagire. Da una parte bisogna sempre accogliere l’arte della sintesi ma allo stesso tempo bisogna rispettare il contenuto di quello che si vuole trasmettere.

Le domande chiave da porsi per scrivere un buon copy

Qual è il tuo pubblico? 

Il target social è un tipo di utente piuttosto particolare, a dispetto di come si potrebbe pensare, si tratta di un lettore molto differente dal tipico utente web che si muove sui motori di ricerca.

L’utente web infatti viene definito un destinatario attivo e consapevole. Nella ricerca sui principali motori, questo tipo di utente ha una domanda  o un problema ben preciso da risolvere. Un copy presente su un sito dunque, viene ricercato attivamente dall’utente. Questo significa che l’utente leggerà tutto il copy con un atteggiamento motivato e ben disposto, per trovare una soluzione alla sua domanda. Sarà però meno incline all’interazione.

L’utente social invece si trova sulla piattaforma senza uno scopo ben preciso, ma è semplicemente a caccia di intrattenimento o interazioni. Il momento in cui questo tipo di utenti e un potenziale copy vengono in contatto quindi, è completamente diverso da una navigazione web. Si tratta di svago e leggerezza, il destinatario non sta ricercando attivamente qualcosa, né un prodotto da acquistare, né una risposta a un problema specifico.

Per chi stai scrivendo?

Quando abbiamo identificato la tipologia di utente, è il momento di comprendere chi siano davvero queste persone. Scrivere senza aver presente il proprio utente finale potrebbe produrre un testo troppo generico. Prima di scrivere è molto utile costruire un identikit del pubblico, chiamato buyer persona.

Non si dovrebbe mai vendere un prodotto o un servizio “a freddo”, trascinati dalla fretta, ovvero senza parlare con empatia, senza mettersi nei panni dell’utente. Cerca di metterti nella prospettiva di chi riceverà il copy. Quando siamo sui social, tutti cerchiamo intrattenimento, che siano notizie, risate ecc…e tendiamo a evitare tutto il resto.

Un copy di successo sui social è in grado di attirare l’attenzione in meno di 2 secondi, intercettando quelli che sono i nostri interessi.

Perché stai scrivendo? Qual è lo scopo del post?

Ogni copywriter necessità di elaborare una strategia precisa, che ogni singolo post deve rispettare. Scrivere per vendere, scrivere per informare o scrivere per intrattenere, sono cose molto differenti tra loro. Lo scopo di ogni post deve sempre essere chiaro a chi scrive.

Come raccontare?

Raccontare delle storie, creare una narrazione, un filo logico che gli utenti possano ritrovare anche in più post, è sempre un’ottima idea. Dare ai propri contenuti uno stile identificativo è il giusto approccio per riflettere la personalità del brand e la sua immagine. Una buona tecnica per capire se si sta andando nella direzione giusta è quella della personalizzazione: come sarebbe il mio brand se fosse una persona? Come interagirebbe con gli altri?

Alcune regole del social copywriting

Il Copywriting come abbiamo visto è un’arte caleidoscopica, che deve riflettere e armonizzare diverse intenzioni. Detto questo però esistono alcune regole generali, che possono essere utilizzate per scrivere sui social network, con alcune accortezze dedicate ad ogni Canale.

Un copy scritto per i Social deve avere:

  • Un titolo accattivante
  • Un corpo del testo interessante
  • Una CTA, cioè una call to action
  • Un elemento visual, cioè un’immagine o un video

Altri consigli:

  • Valutare l’uso delle subordinate. Dei periodi troppo articolati possono stancare troppo il lettore, che potrebbe non completare la lettura.
  • Eliminare le frasi inutili. Sui Social non è gradita la ridondanza di informazioni. 
  • Scegliere in maniera intelligente gli aggettivi, optando solo per quelli che aggiungono effettivamente un elemento significativo a ciò che si sta dicendo.
  • Usare parole chiare e dirette, per evitare ogni tipo di ambiguità.
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