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E-commerce: otto trend che guideranno il futuro
3 Novembre 2022
Dopo l’impennata del 2020 e la sua onda lunga nel 2021, nel 2022 il mercato dell’e-commerce si sta stabilizzando sul 12,2%, più di quattro punti in meno al 16.3% del 2021. Tuttavia il ritmo con cui le aziende adattano e innovano le proprie strategie di marketing continua a crescere. Affinché le stesse siano vincenti, però, è necessario tenere sotto controllo 8 trend che caratterizzano la fase post – pandemica che stiamo vivendo. E dunque, nello speciale di oggi, approfondiamo proprio queste tendenze e-commerce da conoscere per perfezionare le vostre strategie di retail e marketing dei prossimi mesi.
Ma prima di addentrarci nel tema, ecco un approfondimento utile sia per coloro che si approcciano al mondo del Retail, sia per le aziende o professionisti in fase di riesame della strategia di marketing:
E-commerce marketing, quali strumenti conviene usare per non perdere tempo e soldi?
1. Inflazione
Negli ultimi mesi l’Eurostat ha registrato un aumento dei prezzi del 7,5% rispetto all’anno scorso, al quale non corrisponde un adeguato aumento dei salari. A causa di questa sproporzione è molto probabile che le famiglie decidano di ridurre i prodotti “nice-to-have” per preservare il proprio budget, valutando sempre di più il valore effettivo dei loro acquisti. I marketer che si occupano di e-commerce devono quindi dimostrare il valore aggiunto delle proprie offerte e allinearsi con le priorità dei propri clienti.
Le strategie di marketing devono quindi diventare ancora più personalizzate attraverso l’utilizzo intelligente dei dati. L’obiettivo è creare una customer experience veramente unica, aggiungendo più valore all’interazione con il brand durante l’intero customer journey.
2. Supply chain nell’e-commerce e capacità di rispondere alla domanda di mercato
La pandemia prima e la guerra in Ucraina subito dopo, hanno creato problemi nell’approvvigionamento di risorse e materie prime. Un esempio su tutti riguarda la crisi del mercato delle auto nuove. Causata dalla carenza di microchip provenienti dai mercati cinesi. Questa ha avuto però come effetto immediato l’impennata del mercato dell’usato.
Lo scoppio della Guerra in Ucraina ha poi innescato ulteriori blocchi legati al mercato alimentare, in particolare all’esportazione del grano, considerando che circa il 33% delle esportazioni mondiali di grano viene dalla Russia e dall’Ucraina.
Questa situazione sembra dunque destinata a durare e ad avere conseguenze su produzione e consumi di beni anche nell’e-commerce. Al momento le aziende stanno tendando di avvicinare la produzione al proprio mercato di riferimento per cercare di abbattere i tempi di distribuzione e consegna. Applicando al tempo stesso una politica di sconti e promozioni per accaparrarsi una più ampia fetta di mercato.
I problemi di supply chain imporranno però maggiore selezione rispetto a queste offerte, per meglio gestire la domanda con inventario e risorse limitate. E non si tratta di una sfida che si limita alla logistica o alla pianificazione, ma interessa anche il marketing.
3. Abitudini di acquisto mutevoli nell’e-commerce
Anche nell’e-commerce, le mutevoli abitudini di acquisto dei consumatori, legate alle incertezze di questo periodo storico, causano uno squilibrio tra i diversi canali. I brand stanno cercando di trovare una via di mezzo poiché alcuni si concentrano maggiormente su un canale, altri riducono il loro investimento o semplicemente lo aggiungono ai propri canali per espandere le operazioni di marketing.
Le aziende che mostrano apertura e flessibilità ai nuovi approcci di vendita hanno un chiaro vantaggio rispetto ai competitor, in quanto vale la pena testare e sperimentare molteplici modelli.
4. Personalizzazione e protezione dei dati
I clienti, soprattutto nell’e-commerce, stanno diventando sempre più attenti alla propria privacy.
I brand devono cercare modi nuovi e innovativi per interagire con i clienti e incentivarli in modo creativo a condividere i loro dati. Il consumo di contenuti e prodotti mediali è diventato una parte essenziale del customer journey, dato che i clienti cercano nuove forme di intrattenimento da parte dei brand. Al momento, gli strumenti e le strategie per acquisire i dati sono la semplice gamification o un buon vecchio quiz!
I consumatori esigono trasparenza circa le modalità in cui i loro dati vengono raccolti ed elaborati. Dunque è importante che i marketer affrontino la questione della privacy in maniera intelligente garantendo la totale sicurezza digitale.
5. Mission e localizzazione
Di fronte alle difficoltà di consegna e alle limitazioni in materia di spedizioni, un numero sempre maggiore di consumatori nell’e-commerce si è orientato verso acquisti più consapevoli e soprattutto local.
I marketer devono indirizzare le loro strategie sapendo che un numero sempre maggiore di consumatori preferisce sempre di più acquistare da brand basandosi sulla loro ubicazione, sui valori aziendali o sulla sostenibilità. Una buona strategia di storytelling marketing, diffusa sui vari canali a disposizione e volta a raccontare il brand, i suoi valori e le sue più intriganti peculiarità, sarà in questo caso essenziale.
6. Aspettative dei clienti nell’e-commerce
La forte impennata dell’e-commerce negli anni più duri della pandemia, ha innalzato le aspettative dei clienti rispetto a questo specifico mercato.
Ora i consumatori si aspettano che le aziende siano presenti e reattive nei vari touchpoint. In origine erano i venditori, ma ora sono i brand ambassador a guidare le vendite online, in negozio o nei nuovi mondi virtuali. Questi sono direttamente coinvolti nella creazione di micro-interazioni e opportunità di commercio conversazionale come chat dal vivo, servizi di messaggistica e altre tecniche che estendono l’esperienza di vendita in modi interessanti e coinvolgenti.
Con i problemi legati alla supply chain e le risorse limitate che rappresentano ancora un ostacolo, i clienti stanno esplorando le alternative multicanale sia online che offline. Ciò mette i brand sotto pressione perché è necessario che questi siano costantemente onnipresenti.
I brand devono investire in strumenti, risorse e formazione:
e parlando di risorse, Eco Social è la soluzione di Social Media Monitoring de L’Eco della Stampa che permette di conoscere in tempo reale tutte le citazioni del proprio business sui social media. Questo vi consentirà di tenere sono controllo un ampio spettro di valori, dal sentiment alle menzioni, passando per le keywords e i trend da conoscere.
7. Il Live-streaming shopping
Si tratta di un fenomeno già molto diffuso in Cina e negli Stati Uniti.
Anche se il live-streaming offre ai consumatori una forma di intrattenimento, i marketer dovrebbero essere consapevoli del fatto che ciò non significa necessariamente che i clienti acquisteranno qualche prodotto. I consumatori vogliono avere più informazioni circa i prodotti e i canali. Essenzialmente, vogliono esplorare le loro opzioni.
Per trasformare questo interesse e curiosità iniziale, in acquisti veri e propri, la chiave è gestire l’evento seguendo una strategia di comunicazione cross-canale, attivando i dati di prima parte per trasmettere messaggi pertinenti agli interessi dell’utente.
8. E-commerce marketing nel Metaverso
Secondo gli esperti di High Tech nei prossimi 5 anni sarà proprio questa la rivoluzione più importante destinata a cambiare il futuro del customer engagement: per Gartner, il 25% dei consumatori utilizzerà il Metaverso un’ora al giorno entro il 2026.
Gli showroom virtuali, ad esempio, sono una soluzione per i clienti che vogliono vedere, provare e testare i prodotti. Offrono un’esperienza positiva e danno ai clienti un senso di controllo sul modo in cui decidono di fare acquisti nel mondo digitale. Considerando questi vantaggi, i retailer cercheranno di espandere la loro presenza digitale nei mondi virtuali.
Il Metaverso è in grado di creare una nuova dimensione di incontro fra consumer e business. Proprio come dimostrato dalle numerose esperienze di successo dei marchi che vi sono già approdati. E’ interessante quindi approfondire quanto impattante per il proprio business potrebbe essere investire e abbracciare questa nuova dimensione, valutando nel dettaglio le modalità personalizzate attraverso cui potenziare la propria strategia di customer engagement.
In quale direzione si stanno dirigendo l’eCommerce e il retail marketing?
Il marketing conosce solo una direzione: più digitale, più virtuale e più veloce.