Eventi e Società
Alla scoperta della bellezza con la guida turistica Andrea Violi
5 Dicembre 2020
Cammina sui tetti del mondo con l’eleganza di un cervo. Ha imparato da bambino, quando suo padre ogni fine settimana sentiva il bisogno di scappare dalla città per andare, con tutta la famiglia, a respirare aria pulita sui monti. Erano gli anni Settanta, nessuno si concedeva viaggi organizzati, ma quelle gite erano ricche di fascino e di insegnamenti. Il bello cominciava già in automobile quando, in assenza della radio, il genitore descriveva che cosa avrebbero visto. E la premessa era sempre la stessa: “Da un contadino si può imparare più che da un professore”.
Nessuno, allora, avrebbe immaginato che il piccolo Andrea Violi avrebbe fatto dell’ambiente il suo lavoro. Oggi, invece, è una guida turistica abilitata che conduce comitive di italiani e stranieri alla scoperta della Liguria. Laureato in Economia all’università di Genova, con un master alla Bocconi, Andrea ha lavorato in banca per diciassette anni. Ha cominciato ad accompagnare i turisti per pura passione, nel tempo libero. Poi, la svolta. Per non tradire se stesso, è stato “costretto” a scegliere e adesso, finalmente, è felice.
Una risposta all’emergenza
Ma come è possibile svolgere la professione di guida turistica durante una pandemia? Se i grandi tour-operators non chiamano, gli alberghi sono vuoti, le crociere sospese, i ristoranti aperti soltanto per l’asporto, forse è il momento di tirare fuori grinta ed idee. Violi, così, assieme ai colleghi della Cooperativa Arte e Natura, dal mese di maggio organizza gite fuori porta, riscuotendo sempre più successo.
Il target oggi è quello dei locali che ammettono di non conoscere il territorio in cui abitano. Molti sono spinti da curiosità, altri dalla voglia di uscire in compagnia, nel rispetto delle norme anti-contagio. Altri ancora apprezzano il format delle iniziative. Ce ne sono per tutti i gusti. Chi ama la storia può prenotare visite a castelli, basiliche, borghi medievali. Chi vuole fare trekking può scegliere percorsi classici, come quelli tra i vigneti delle Cinque Terre, oppure insoliti, come la scarpinata sul monte Dragnone che gli antichi liguri consideravano sacro. Coloro che preferiscono l’enogastronomia possono scoprire aziende agricole biologiche, dove degustare e fare acquisti.
A Natale regaliamo cultura
La Cooperativa offre un servizio completo, a prezzi popolari, nella speranza che sempre più giovani sentano il bisogno di esplorare il territorio in cui vivono. L’estate appena trascorsa ha costituito un banco di prova e adesso Violi e colleghi intendono consolidare le loro capacità anche nei centri storici. Originale l’idea di proporre, come strenne natalizie, 10 voucher validi per questo mese e per l’intero anno 2021.
Raffigura la contessa di Castiglione, simbolo della Spezia e del Risorgimento, la cartolina che si può regalare per un percorso a piedi nel cuore della città vecchia. “Spèza vea” è il titolo dell’iniziativa che promette di fare scoprire, anche con ironia, fatti e misfatti del golfo, espanso grazie alla costruzione dell’arsenale militare, ma vivace già nei secoli precedenti.
“Portovenere nata dal mare” e “Lerici nel blu, il colore della poesia” permettono di visitare le frazioni più famose della provincia, ripercorrendo le gesta dei poeti romantici inglesi che vi soggiornarono nell’Ottocento.
“Dante e la Santa Croce” è il voucher dedicato a chi ama il sommo poeta che firmò, nel 1306, la Pace di Castelnuovo, ponendo fine alla guerra tra il vescovo di Luni e la famiglia Malaspina.
Questi sono soltanto alcuni esempi delle idee regalo proposte dalle guide turistiche. Sulla pagina Facebook Cinqueterrexperience è possibile trovare informazioni dettagliate, recapiti telefonici, prezzi per ogni uscita.
Una partnership con il Club alpino italiano
Anche il CAI – Club alpino italiano – in questa fase di limitazione agli spostamenti, intende collaborare con le guide turistiche locali. “Per chi ha fatto dell’interazione con l’ambiente naturale, quello montano in particolare, un’esigenza quasi fisica, è impossibile rinunciare alle escursioni. Il momento difficile che stiamo vivendo – conferma Alessandro Bacchioni, presidente della sezione spezzina del CAI – ci offre l’opportunità di riscoprire la città in tutte le sue sfaccettature e dimensioni, storica, culturale, antropica”. Il trekking urbano, dunque, potrebbe essere una nuova frontiera.
Ma quanto è importante affidarsi ad una guida abilitata, anziché ricorrere al “fai da te”, o all’improvvisazione dei ciceroni abusivi? È fondamentale, perché la prima garantisce professionalità, preparazione adeguata e, in tempo di Coronavirus, l’applicazione di un sistema di tracciamento di ogni partecipante. Soltanto la guida, infatti, ha il potere di trattenere i dati anagrafici di ognuno per 14 giorni. Anche chi non ha ancora scaricato l’app Immuni può stare tranquillo!
Se la tecnologia ha rivoluzionato il modo di viaggiare, non dobbiamo cadere nell’illusione che uno smartphone possa sostituire una persona laureata, che ha sostenuto un apposito esame di stato e che trasmette emozioni, oltreché conoscenze. Non basta una cartina per orientarsi, occorre qualcuno che ci faccia immergere nell’atmosfera del luogo affinché questo diventi per noi indimenticabile.
Alla guida abilitata è affidata anche la tutela del patrimonio artistico e culturale. Non c’è turismo senza rispetto dei simboli identitari, del paesaggio, della sostenibilità ambientale.