Comunicazione
Arriva l’estate, lo smart working si fa nei luoghi di vacanza
1 Giugno 2021
Chi ha detto che lo smart working si debba fare chiusi in casa? L’ufficio per il lavoro agile può essere all’aria aperta. Con l’arrivo della bella stagione e con le precauzioni che la pandemia ci obbliga ancora ad adottare, possiamo ridisegnare il nostro stile di vita e programmare una vacanza che ci consenta di rilassarci senza trascurare la nostra attività professionale. Servono una buona connessione internet e poco altro, ma procediamo con ordine.
Un lavoro con vista panoramica
L’idea di attrezzare aree all’aperto per lo smart working è stata data agli operatori turistici dai clienti. Secondo uno studio condotto da Airbnb, il 66% degli italiani quest’anno vuole approfittare della pausa estiva per lavorare in serenità. Il 39% cerca per questo una casa vista mare, il 20% uno chalet di montagna, il 13% una silenziosa dimora affacciata sul lago.
Fino ad ora, avevamo sentito sempre parlare di bleisure, un termine coniato dallo scrittore Jacob Strand, che significa un po’ business, un po’ svago. Nell’estate 2021 non sarà il lavoro ad offrirci la possibilità di andare in vacanza, ma sarà la vacanza a farci lavorare bene, anzi meglio!
Il parere della psicologa
“Lavorare al mare o in montagna – conferma la psicologa sociale Annalisa Valsasina – non può che fare bene alle persone, al loro stato emotivo e di conseguenza alla loro produttività. Una passeggiata nei boschi o sulla spiaggia, anche di soli venti minuti, in pausa pranzo o immediatamente dopo il lavoro, fa diminuire i pensieri negativi e migliora il rendimento”.
Lavorare in vacanza: il progetto etico della Valle d’Aosta
Una delle prime località turistiche ad organizzarsi per permettere lo svolgimento dello smart working è stata Courmayeur. Se un tempo contava soprattutto sui vip, quest’anno ospiterà anche professionisti ed impiegati che sentono il bisogno di rigenerarsi. Si parla già di smart working etico. Ma di cosa si tratta? SkyWay Montebianco ha lanciato le stazioni ad alta quota, fino a 3.500 metri di altezza, fornite di tutto ciò che serve per lavorare. Sulla vetta di Punta Helbronner, pensate, c’è perfino una libreria Feltrinelli, la più alta d’Europa!
L’emergenza sanitaria ha stimolato davvero l’ingegno dei gestori delle funivie. Sono diverse, infatti, le stazioni intermedie rinnovate, tutte con vista mozzafiato, dove è possibile trovare spazi ideali per svolgere la propria attività. Ed è stato inventato il Pacchetto Smart Working che permette di acquistare un biglietto di andata e ritorno per Punta Helbronner, comprensivo di sosta alla work station del Pavillon e pranzo alpino panoramico.
Lavorare in vacanza: Cortina Holiday
Cortina d’Ampezzo non è rimasta indietro. Attraverso il progetto Smart Working Holiday, tutti i suoi alberghi ed i rifugi si sono dotati di scrivanie e wi-fi gratuita ad alta velocità. Tante le attività outdoor da svolgere con la famiglia, mentre chi lavora da casa e dispone di poco tempo può farsi portare i pasti, grazie ad un servizio di delivery efficace come quelli delle grandi città. Naturalmente, vengono soddisfatte tutte le richieste, dalla pizza alle prelibatezze dei ristoranti stellati.
Lavorare in vacanza: quando il sole alimenta il computer
In Trentino Alto Adige, nell’Alta Badia, nell’area Movimënt sono state allestite due postazioni di lavoro, a 2000 metri di altezza. Una si trova nei pressi del Piz La Ila, l’altra in località Bioch. Entrambe sono attrezzate di scrivanie, presa di carica e USB alimentato da un pannello solare. Dopo il lavoro, qui è possibile lasciare in custodia il portatile in uno degli info point a monte delle cabinovie, per andare a passeggiare liberamente.
Lavorare in vacanza: una scrivania sul mare
Per gli appassionati del mare, lo smart working ideale può essere quello a bordo di una grande nave da crociera. L’idea è venuta ad un’azienda milanese, Paeda&Associati, che ha inaugurato una sede galleggiante a bordo di Grandiosa, l’unica nave della flotta MSC oggi operativa sulla tratta Genova-Napoli-Palermo-La Valletta. Qui, ogni giorno, vengono collocate scrivanie vista mare per lavorare 24 ore su 24, in modo che i passeggeri siano liberi di scegliere il momento che preferiscono. In pausa pranzo, o a fine giornata, è possibile fare un tuffo in piscina o l’allenamento in palestra.
Lavorare in vacanza: natural smart working in Lunigiana
Chi ama la collina, apprezzerà senz’altro il progetto che è appena partito nell’Appennino Tosco-Emiliano. Si chiama Sustainable smarts-co-Working (Sscw) e si svolge nella Riserva Uomo Biosfera. Un’azienda coraggiosa ha già predisposto tutto dal mese di aprile. Si tratta di Montagna Verde, l’agriturismo diffuso di Apella (Licciana Nardi, in provincia di Massa), che sta facendo da apripista a tutti gli altri. Alla guida di quest’impresa è Barbara Maffei, ingegnere e sorella dello chef Luca, volto noto ai telespettatori. Nel 2020, infatti, Montagna Verde vinse la gara fra “Quattro ristoranti”, la trasmissione condotta da Alessandro Borghese.
Per permettere ai suoi clienti di lavorare immersi nella natura, con un “front desk” di castagneti-giardino profumatissimi, Barbara Maffei offre il massimo: wi-fi gratuita ad alta velocità, spazi di co-working nella Casa Nardi e nella Ca’ della Sciora, aree per work retreats e reunion per team che operano da remoto, panoramic business room con sedie conferenza a ribaltina, utilizzo gratuito di scanner e stampanti, lavagne a fogli mobili, videoproiettore e schermo, servizio di consegna e ritiro documenti.
Nei momenti di pausa, inoltre, è possibile fare trekking – con o senza guida – escursioni alle grotte di Equi Terme nel Parco delle Alpi Apuane, passeggiate a cavallo o in e-bike, visite in vigna nelle aziende del territorio.
Si stima che entro il 2035 i nomadi digitali saranno oltre un miliardo. I periodi di permanenza in una località potranno variare da una settimana ad un intero anno. L’Italia, con il suo patrimonio culturale, storico ed ambientale, è già pronta ad accogliere i pionieri.