Eventi e Società
Sully, Andrea Doria e le assicurazioni cattive
13 Dicembre 2016
Avete già visto il film Sully? Se la risposta è non ve lo consiglio.
Sully racconta la storia vera della miracolosa manovra compiuta dal comandante Chesley Sullenberger che ha evitato la fine in tragedia del volo US Airways 1549. Il 15 Gennaio del 2009 dopo pochi secondi dalla partenza entrambi i motori subiscono un’avaria: il comandante è in grado di far atterrare l’aereo nel vicino fiume Hudson salvando la vita di tutti i passeggeri.
Questo è quanto succede nella prima parte del film.
Nella seconda parte assistiamo ad un processo di accusa portato avanti contro il comandante per interessi economici. L’intento è quello di dimostrare l’errore umano contro l’errore della compagnia. Alla fine il comandante ne esce alla grande ed il film si chiude con un feel positivo che mette comunque in discussione la figura dell’eroe contemporaneo.
Come detto il film parla di una storia vera e recente. Ma è andata veramente così? Non del tutto. Sembra certo che il comandante Sullenberger non abbia provato niente di simile alle scene di accusa mostrate nel film (anche se è possibile che il suo stato d’animo sia stato reso nel modo giusto).
Il film Sully mi ha fatto tornare alla mente un evento simile, una tragedia che poteva avere dimensioni totalmente diverse se non fosse stato per la destrezza di un uomo solo al comando.
Si tratta dell’affondamento della nave da crociera Andrea Doria. La nave era un gioiello italiano e dava grande lustro alla nostra flotta che, dopo la guerra mondiale, voleva ricostruirsi la reputazione.
Il 25 luglio del 1956 l’Andrea Doria fu perforata dalla prua rompighiaccio della nave mercantile svedese Stockholm nelle acque dell’oceano Altantico, in quello che rimane uno dei più famosi e controversi disastri marittimi della storia.
L’Andrea Doria trasportava 1.134 passeggeri e 572 uomini d’equipaggio agli ordini del comandante Piero Calamai. E’ lui l’eroe di questa storia: con una manovra perfetta ha permesso di salvare la vita a tutti, esclusi 46 passeggeri che dormivano nelle cabine della zona colpita.
Il processo di accusa verso il comandante continua fino al 1957 con un’attenzione mediatica imponente. Il problema principale è individuare chi debba farsi carico dei risarcimenti (l’Andrea Doria valeva circa 40 milioni di dollari).
Il caso si chiude solo a Gennaio 1957 quando venne appurata la colpevolezza della nave svedese e la condotta perfetta del comandante.
Tuttavia Piero Calamai passa per un irresponsabile ed è per anni il capro espiatorio in un momento storico particolare.
Sarebbe stupendo avere un film del calibro di Sully declinato su questa storia leggendaria. Con questo auspicio vi segnalo questo bellissimo docufilm, L’Andrea Doria, prodotto da una delle sopravvissute e diretto dal regista Luca Guardabascio.