Media Monitoring
Quale può essere il futuro del monitoraggio della televisione?
3 Maggio 2018
Parliamo spesso di media monitoring e di quali siano i canali giusti sui quali investire per ogni tipologia di business.
Ma raramente parliamo di quale potrebbero essere gli scenari futuri per questi servizi che stanno diventando sempre più indispensabili per la comunicazione delle aziende.
In un momento storico in cui tutti i media sono in evoluzione costante, non possiamo pensare che il mondo del monitoraggio dei media non stia cambiando pelle alla ricerca di nuove possibili applicazioni.
Pensiamo ad esempio alla televisione.
Si tratta di un mezzo ancora molto popolare, in grado di raggiungere numeri incredibili di persone attraverso un singolo canale. Ma se guardiamo alla storia recente, i cambiamenti in corso sono sotto gli occhi di tutti. Con il satellite prima ed il digitale terrestre poi, canali e frequenze si sono moltiplicati a vista d’occhio. L’avvento del digitale però, con web tv e web radio, ha cambiato tutto.
Quali sono le ultime novità nel campo del monitoraggio della televisione?
L’Eco della Stampa monitora già la televisione con l’ausilio delle tecnologie più avanzate disponibili. Il riconoscimento del linguaggio parlato e dei loghi (anche quando appaiono per pochi istanti o in movimento veloce) sono i nostri punti di forza che ci permettono di consegnare ai nostri clienti ogni clip entro 20 minuti dalla diretta.
L’avvento del digitale sta portando la televisione ad una evoluzione continua per provare a rispondere nel modo migliore alla richiesta del pubblico. Già ora, la tv non è più lo schermo sul quale guardare nei momenti di libertà o per cercare informazioni. Oggi questo strumento permette una totale personalizzazione e la possibilità di vedere e selezionare solo quanto si ritiene interessante. Niente pubblicità ma principalmente abbonamenti da disdire nel momento che si ritiene più opportuno.
Insomma sempre meno vicini al vecchio sistema televisivo e molto meno distanti da una tecnologia che permetterà di connetterci con il mondo intero.
In questo caso il media monitoring deve necessariamente passare per lo studio dei diversi canali di diffusione.
Documentari online, programmi d’informazione e approfondimento visibili solo in streaming sono solo alcune delle novità attuali che si aprono al mondo delle società del media monitoring che ogni giorno cerca nuove soluzioni innovative per i propri clienti. E dove il monitoraggio del web si mescola con gli altri strumenti per veder nascere un media nuovo.
Quali gli scenari futuri?
Il monitoraggio dei media non ha paura del futuro. Da sempre e da quando esiste si è dovuto evolvere e continuare a studiare tutti i canali di comunicazione.
Il futuro sembra suggerire che i mezzi come il web, la televisione ed i social media si stiano tuti dirigendo verso un unico modello “ideale”.
YouTube, che anni fa aveva visto nei video ricercabili la propria fortuna, oggi può vantare non solo canali dove giovani vlogger caricano ogni giorno i propri video o fanno dirette con i propri follower, ma una sezione denominata “Channel” dove chiunque può vedere sport, show e news proprio come se stesse facendo zapping nella tv tradizionale. Per ora questa possibilità, legata ad un abbonamento, è presente solo negli Stati Uniti ma non c’è dubbio che presto si diffonderà anche in Europa.
E Facebook poteva essere da meno? Naturalmente no.
In America esiste già Facebook Watch dove gli utenti possono vedere i nuovi show, i video più popolari o creare una propria lista di preferiti dove è possibile guardare ogni aggiornamento dei nuovi video o delle dirette scelte dall’utente.
Insomma una vera e propria tv creata solo con utenti selezionati che ne faranno richiesta a Facebook.
Questo cosa significa per il media monitoring? Significa che le nuove tecnologie permetteranno di non perdersi nessun tipo di contenuto video anche su un social media come YouTube.
Chissà che presto non si potranno avere report non solo sulle attività monitorate sulla tv, radio, stampa e web ma anche su video, tv e podcast creati per il web.