Comunicazione
Etsy e Pinterest per gli artigiani. Intervista ad Antonella Sperandio
8 Novembre 2019
È ora di finirla con il riconoscimento dell’artista dopo la morte o in avanzata vecchiaia. L’artista ha bisogno di essere riconosciuto, valutato e glorificato in vita, e perciò ha diritto di usare tutti i mezzi più efficaci ed impensati per la rèclame al proprio genio e alle proprie opere.
Fortunato Depero
Questa frase dell’artista Fortunato Depero si può applicare anche al mondo dell’artigianato e alle decine e decine di persone che, in Italia, realizzano oggetti unici e fatti a mano. Eppure per artigiani e artigiane la promozione e la comunicazione sono ancora visti, spesso, come una perdita di tempo e un’attività che li distoglie dal laboratorio.
Al contrario, però, una strategia di promozione è fondamentale per poter assicurare la sostenibilità dell’attività artigianale e, a differenza delle aziende, l’artigiano ha molto da raccontare di sé. Comunicare, offline e online, è la chiave per poter valorizzare il fatto a mano. Lo sviluppo di Internet ha aperto un ampio ventaglio di opportunità anche per chi produce in proprio: ci sono i siti web, i social, gli e-commerce. Come orientarsi tra queste opportunità e capire qual è il canale giusto è parte del lavoro di Antonella Sperandio, consulente specializzata in Pinterest e Etsy per artigiani e artigiane. L’abbiamo intervistata per farci svelare qualche segreto sul suo lavoro e qualche consiglio per chi si occupa di handmade.
Ciao Antonella, partiamo dalle basi. Perché, secondo la tua esperienza, è importante la comunicazione per chi come un artigiano ha come principale attività quella del fare e produrre qualcosa attraverso la manualità?
“Se l’handmade è la tua attività per quanto piccola, non devi dimenticare che produrre è inutile se nessuno acquista. La promozione è necessaria ed è, quindi, fondamentale per l’artigiano integrare la produzione con del tempo dedicato a scattare delle fotografie dei prodotti, curare i profili social, aggiornare il proprio sito e generare il passaparola, attraverso i canali preferiti, che permette di far sopravvivere il proprio brand.
Dipende, in altre parole, dall’obiettivo che ciascuno si pone: chi, per esempio, crea gioielli a mano per rilassarsi e approfitta per venderli a tempo perso, non ha bisogno di una strategia di comunicazione. Chi, invece, ha l’ambizione di far crescere la propria attività artigianale deve considerare da subito che bisogna investire tempo ed energie anche nella comunicazione e farlo con costanza per poter ottenere risultati e soddisfazioni tangibili”.
Dal passaparola tradizionale ai social. Quali sono i canali online che un artigiano dovrebbe utilizzare?
“Partiamo da una considerazione: l’artigiano crea oggetti fotografabili. Per questo, Instagram è un social perfetto da utilizzare, secondo me, per creare una comunità di persone interessante a te e a ciò che produci, non primariamente come canale di vendita. Instagram non è il posto virtuale dove una persona cerca un regalo, ma più uno spazio di relazione, interazione e coinvolgimento.
Per la vendita, invece, a mio avviso la piattaforma più efficace è Etsy. Qui l’obiettivo è espandere la clientela perché l’utente medio si rivolge a questo e-commerce è già pronto ad acquistare prodotti handmade. È il posto giusto per rivolgersi al mondo e non restare in provincia.
Infine, la promozione (soprattutto per chi ha un suo negozio su Etsy) non può che passare da Pinterest. In questo caso, l’utente medio si rivolge alla piattaforma per farsi un’idea delle proposte che rispondono ad un bisogno, archivia ciò che ha trovato e, se disponibile, lo acquista. Pinterest è direttamente collegato ad Etsy, fattore che permette di concludere nel tuo shop il percorso finalizzato all’acquisto dell’utente che diventa cliente”.
Instagram, Etsy, Pinterest. Non tutti i social e i canali sono intuitivi dal punto di vista dell’artigiano, ed è qui che entra in gioco l’attività del consulente. Tu di cosa ti occupi nello specifico?
“Con il mio lavoro, aiuto gli artigiani e le artigiane ad integrare nel loro lavoro anche la comunicazione e, in particolar modo, la realizzazione di un account business su Pinterest e un negozio Etsy collegato, impostati in maniera strategia per poter aumentare il volume di vendita.
Il mio obiettivo è anche sensibilizzare l’artigiano che non ancora si rende conto che ci vuole una strategia per poter realizzare una comunicazione efficiente ed efficace, guardina con costanza. Attraverso la consulenza, aiuto il cliente a capire se questo percorso è adatto ai suoi obiettivi e che, nel caso, prima si fa, prima si ottengono i risultati. Le mie consulenze sono, poi, specifiche su Pinterst e su Etsy”.
Pinterest e Etsy non sono due canali classici della comunicazione online. È naturale chiederti come mai lavori in maniera specifica su questi due?
“Tutto è partito da Etsy e dal un’amica che aveva bisogno di una mano. L’ho trovato perfetto per l’handmade e ho iniziato ad approfondire e studiare la piattaforma, soprattutto all’estero. Proprio durante i vari appuntamenti di formazione ho capito che Pinterest era il canale perfetto per valorizzare lo shop su Etsy e raggiungere un pubblico internazionale. Sono entrambe piattaforme visuali che funzionano bene insieme.
Così si è sviluppata l’idea di proporre un servizio di consulenza nell’ambito della comunicazione che legasse Pinterest e Etsy e portasse direttamente dagli artigiani la nicchia di pubblico che sa apprezzarne il valore”.
Parliamo di Etsy. Quali sono le caratteristiche deve avere un negozio Etsy?
“Prima su tutte: fotografie che colpiscano. Luminose, di qualità, con l’oggetto in primo piano in maniera tale che sia chiaro cosa sto comprando. Lo shop su Etsy è la vetrina del negozio e dev’essere progettata per attirare l’attenzione.
Secondo fattore fondamentale è la cura in ottica SEO dei contenuti testuali. Individuare le parole chiave da associare ai prodotti e scrivere i testi necessari a completare, in maniera esaustiva, tutte le parti del negozio. Ciò sia perché permette al potenziale cliente di trovare il prodotto, ma anche perché ha grande importanza la vicinanza tra chi compra e chi vende.
Infine, sono presenti alcuni strumenti di promozione a pagamento che, in collaborazione con uno specialista, possono essere utilizzati per raggiungere con ancor maggior efficacia la nicchia giusta”.
Qual è, invece, la funzione di Pinterest?
“Pinterest permette di far conoscere i prodotti e di far sì che sempre più persone, guardando un oggetto fatto a mano dall’artigiano, esclamino “wow” e lo salvino nelle bacheche.
Si possono seguire diverse strategie, ma in ogni caso suggerisco sempre di aprire un account business che consente l’accesso ai dati statistici sempre più accurati e include l’opportunità di sponsorizzare i contenuti.
Trattandosi di un motore di ricerca per immagini, l’artigiano lo deve frequentare quotidianamente, arricchendo le proprie bacheche alternando la ricerca di ispirazione e l’inserimento di propri contenuti (sempre di ottima qualità visiva!) nel circuito perché possano essere trovati dagli altri”.
Ultima domanda. Gli artigiani e le artigiane in Italia sono pronti a dedicarsi alla comunicazione e all’utilizzo integrato di questi canali?
“Dipende. E non tanto per mancanza di interesse, ma perché una volta che tutto è impostato nella maniera migliore, la differenza la fa la costanza. Quando viene assimilata, si trova un equilibrio e i risultati arrivano.
Ciò che fa la differenza è la consapevolezza che bisogna dedicare del tempo alla promozione, mentre una delle barriere che ancora incontro spesso è proprio la mancanza di questa presa di coscienza, necessaria per trasformare una passione in un lavoro vero e proprio”.