Eventi e Società
Nasce a Firenze, città della Crusca, il museo della lingua italiana
18 Agosto 2020
Nel cuore di Firenze nascerà il Museo della lingua italiana. Il progetto è stato approvato dal Ministero per i beni e le attività culturali nell’ambito di un piano strategico, finanziato con 103 milioni di euro. Alla realizzazione del museo, nel complesso di Santa Maria Novella, sono destinati 4,5 milioni e l’inaugurazione celebrerà i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, morto a Ravenna nel settembre del 1321.
Perché Firenze?
Nel capoluogo toscano ha sede, dal 1583, l’Accademia della Crusca, la più antica istituzione linguistica del mondo. L’idea di un museo è partita dai maggiori italianisti e non è mai stata abbandonata da quando, nel 2003, gli Uffizi ospitarono una mostra sulla lingua italiana.
Lo scorso novembre, il linguista Giuseppe Antonelli aveva lanciato una petizione su change.org, rivolta al ministro Dario Franceschini per invocare la realizzazione di un museo “grande, articolato, tecnologico, come quelli dedicati alle altre lingue”, in grado di creare un collegamento fra tutte le istituzioni che si occupano della materia: l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri, l’Accademia dei Lincei, l’Associazione per la storia della lingua italiana, l’Istituto dell’enciclopedia Treccani.
Tutti in campo per il museo
All’appello avevano risposto oltre 4 mila persone, fra le quali l’attrice Lella Costa, il cantautore Dente, gli scrittori Valerio Magrelli e Giorgio van Straten. A favore del museo si erano poi schierati altri linguisti, come Nicoletta Maraschio, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Luca Serianni, Claudio Marazzini, Matteo Motolese e Lucilla Pizzoli.
E ancora, lo scorso 21 gennaio, il progetto aveva ricevuto un importante endorsement, quello del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Firenze: “Serve un museo che celebri e insegni la storia dell’italiano che, come ogni lingua, è lo specchio della società che la parla e, al contempo, tesoro depositato dalle generazioni che, prima di noi, l’hanno parlata”.
Cosa c’è da sapere
La sede del museo è stata individuata nell’ala dell’ex caserma di Santa Maria Novella che affaccia su via della Scala, nei pressi della stazione ferroviaria. Per quanto riguarda la governance, il museo sarà gestito dal Comune di Firenze e dall’Accademia della Crusca. Il visitatore potrà fare un’esperienza concreta e virtuale, grazie all’esposizione documentaria e alla messa a disposizione di materiali multimediali. Sarà, dunque, un’istituzione adatta ai giovani e alle scuole, oltre che ai milioni di turisti che ogni anno affollano Firenze.
L’Accademia è social
La lingua, del resto, è materia viva che cambia al cambiare dei tempi. E l’Accademia della Crusca, a tal riguardo, è attiva anche sui social network, come Facebook, dove conta quasi 400 mila followers e dove posta contenuti didattici, che stimolano la curiosità. Particolare successo sta avendo la rubrica estiva dedicata alla pronuncia corretta delle parole.
Dal 7 agosto, inoltre, è in Rete una nuova banca dati: si tratta di un sistema integrato di consultazione di dizionari, dai vocabolari post-unitari ai dizionari contemporanei.
Molto interessante l’apporto degli utenti al sito dell’Accademia della Crusca. Nella sezione Segnala le nuove parole, è possibile suggerire neologismi che potranno, in futuro, entrare ufficialmente nella quotidianità. Ecco i termini maggiormente indicati dal popolo della Rete:
Sono tanti, del resto, i dubbi degli Italiani: è ancora utile studiare le lingue classiche? Se avete qualche perplessità, “L’utilità dell’inutile” (Bompiani, 2013) di Nuccio Ordine dimostra quanto la democrazia abbia bisogno della cultura umanistica. Usare il dialetto è un bene o un male? La grammatica si sta impoverendo? Quanto conterà per la lingua del futuro la rivoluzione digitale? E il congiuntivo? Il libro di Luca Serianni e Giuseppe Antonelli, “Il sentimento della lingua” (Il Mulino, 2019) può sicuramente rispondere a queste ed altre domande.
Un altro modo per mantenersi aggiornati sull’evoluzione della lingua italiana è quello di seguire la rivista della Crusca in Rete, trimestrale scaricabile gratuitamente in formato PDF, ricco di saggi, consulenze, schede lessicografiche e corredato da un calendario degli eventi.
Non ci sono più scuse per esprimerci in modo scorretto! Come dice ironicamente l’attore e regista Checco Zalone, “Almeno l’itagliano sallo!” 😉