Quanto spesso guardare il monitoraggio dei competitor e perché?

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Il monitoraggio dei competitor per le start up

Lanciare un nuovo business è sempre un passo importante da affrontare con criterio sviluppando un business plan calibrato sul tipo di attività e mercato in cui si intende operare.

Tra le azioni da compiere per restare aggiornati rispetto al proprio mercato ed evitare di essere colti alla sprovvista, il monitoraggio dei competitor è uno degli aspetti chiave.

Ma perché fare media monitoring? Di certo lo scopo non può essere quello di copiare.

Monitorare significa osservare per sviluppare una strategia differente e puntuale che vada ad inserirsi nel contesto, senza sovrapporsi a quanto già fatto dai concorrenti.

monitoraggio dei competitorPrestare attenzione a ciò che fanno le altre attività del settore, sia sui media tradizionali che sul web, può essere uno spunto per conoscere meglio le esigenze del mercato, sviluppare un piano di comunicazione che vada a coprire le carenze dei competitor e fare il punto della situazione sui propri obiettivi di medio e lungo termine.

Un buon business plan non può assolutamente prescindere da un’analisi di quanto stanno facendo i concorrenti.

 

Quali sono i focus nella consultazione dei risultati?

Monitorare i propri competitors produce inevitabilmente una grande molte di materiale di monitoraggio. Contenuti di tipo diverso che inevitabilmente giudicherete come efficaci o meno ad un primo sguardo.

Il pregiudizio è infatti la trappola da evitare nel monitoraggio dei propri competitors. Non dare nulla per scontato è la condizione fondamentale per poter trarre un vantaggio da questo tipo di attività.

Qualunque realtà scelga di attuare un qualche tipo di comunicazione avrà necessariamente una strategia in mente ed un obbiettivo nel medio-lungo termine.

Dove dobbiamo concentrare la nostra attenzione, consultando il monitoraggio dei competitors?

  1. Quei contenuti generati dai nostri competitors che sono stati maggiormente condivisi ed apprezzati dal pubblico
  2. Tutti i contenuti generati da altri che parlano dei nostri competitors
  3. Gli utenti più attivi all’interno della loro organizzazione
  4. I contenuti meno apprezzati in generale
  5. Le parole chiave più utilizzate, online ed offline

Uno studio ragionato di tutti questi aspetti ci può portare a definire nuove pratiche. Nuove attività, compiti, mansioni, procedure o servizi che potrebbero interessare non non solo l’ambito della comunicazione, ma anche tutte le altre eree strategiche del nostro lavoro.

Continuare a monitorare. Ma quanto spesso?

Quello che però spesso ci si dimentica di fare, è dedicare tempo e risorse a questa occupazione, anche dopo che il business è partito ed ha avuto successo.

Se in un primo momento infatti sembra essere indispensabile buttare un occhio alla concorrenza, con il passare del tempo e l’acquisizione dei primi clienti, si tende a credere che il monitoraggio dei competitors non sia più così importante.

Questo succede perché non sempre c’è la volontà di essere l’azienda leader nel proprio settore. Spesso consideriamo sufficiente essere ben posizionati e fare il proprio lavoro con serietà e passione.
Da un lato è una cosa buona ma è anche importante ricordarsi di restare aggiornati con chi si muove nel nostro stesso ambito lavorativo.monitoraggio competitor

Ogni quanto quindi bisogna consultare la propria piattaforma di media monitoring? Dapprima, in fase di start up, l’attenzione rivolta all’osservazione dei business concorrenti è quasi quotidiana. Col tempo i contenuti e le metriche più importanti del monitoraggio potrebbero essere concentrate in un report mensile per non perdere mai nulla di vista.

Il report dovrà contenere tutti i fattori necessari per l’eleborazione di strategie future.

La soluzione ideale per chi vuole monitorare i propri competitor partendo da zero è l’attivazione di una rassegna stampa con L’Eco della Stampa. La rassegna stampa, nonostante il nome, comprende già il monitoraggio del web ed è integrabile con il monitoraggio dei social media per essere sicuri di non perdersi nulla.

Con i tool di analisi automatizzata della rassegna stampa, Fast Report e Fast Analysis, è possibile creare report automatizzati rassuntivi per mantenere la situzione sotto controllo e visualizzare subito i picchi di interesse.

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