Eventi e Società
Perchè Milano è la candidata migliore per ospitare EMA
31 Luglio 2017
Lunedì 24 Luglio il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha ufficializzato la candidatura di Milano come sede dell’EMA, European Medicines Agency. La presenatazione, insieme al Presidente Maroni, al Sindaco Sala e al Consigliere Moavero Milanesi, si è tenuta nella prestigiosa sede di Palazzo Pirelli.
Proprio Palazzo Pirelli è stato individuato come possibile “casa milanese” dell’Agenzia, per garantire l’immediata operatività delle circa 800 persone attualmente impiegate presso la struttura di Londra. I dettagli del progetto sono raccolti sul sito EmaMilano.
Oggi, Lunedì 31 Luglio, è la data limite entro cui gli Stati membri dell’Unione Europea devono presentare la propria disponibilità ad ospitare una delle due agenzie Europee che traslocheranno da Londra come effetto diretto della Brexit: Ema per i medicinali ed Eba per le banche.
Per l’Italia la scelta è stata facile: vantiamo infatti un ruolo di primissimo piano nel settore farmaceutico, a livello europeo e gloable. Siamo il primo esportatore di medicinali in Europa e il secondo produttore dietro alla Germania.
Tra le tante reazioni alla candidatura è arrivata anche quella di Diana Bracco, Presidente del Gruppo Bracco e parte di EMA: “Il dossier è molto solido, la candidatura di Milano è forte. Se i criteri che orienteranno la scelta finale saranno quelli fissati dalla Commissione Ue, Milano ha davvero buonissime capacità di vincere“.
Perchè Milano?
Milano ha in effetti tutte le carte in regola, sia da un punto di vista logistico che di qualità della vita: è una città internazionale molto ben posizionata e collegata con gli altri paesi europei, ha buoni indici di sicurezza, un’ottima struttura formativa, sia a livello scolastico che universitario, e un contesto di imprese nazionali e internazionali davvero unico.
Il tessuto sociale, artistico e culturale che Milano esprime rappresenta il terreno fertile per accresce ancora maggiormente la sua vocazione di città globale. Questo mix di impresa, economia, cultura e solidarietà è in grado di competere per ospitare, con l’accoglienza e l’apertura tipicamente ambrosiane, le famiglie che l’EMA porterà con se’.
Riguardo ai temi specifici dell’Agenzia, la Lombardia vanta una ricchissima rete di aziende e di centri ricerca che operano nei settori del farmaco e delle Scienze della Vita. Una best pratice a livello europeo e un polo di eccellenza universalmente riconosciuto.
Come avverà la scelta della prossima sede di EMA?
Il metodo di selezione della città ospitante di Ema prevede una prima analisi da parte della Commissione europea in settembre, un dibattito in ottobre e un voto in novembre. Il voto sarà a maggioranza semplice (14 Paesi su 27) e scrutinio segreto.
Non una commissione giudicante quindi, ma un insieme di politici che prenderanno in considerazione anche aspetti di opportunità.
Il Presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, ha lanciato un messaggio chiaro su questo tema: “Mi risulta che Macron abbia fatto un accordo con la Merkel per mandare l’Agenzia del farmaco a Bratislava”.
Un accordo politico che, soprattutto alla luce delle ultime vicende tra Italia e Francia, avrebbe il sapore della beffa.
L’Italia vuole però giocarsi la partita fino in fondo ricreando la stessa coesione che ha consentito di conquistare l’Expo. Come allora con questa candidatura, Milano può svolgere un ruolo da traino per l’Italia.