La divulgazione scientifica sui social: dai virologi “vip” all’avanzata dei pediatri “influencer”

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Com’è cambiata la comunicazione scientifica e medico-sanitaria negli ultimi anni? E che ruolo giocano i social in questo nuovo paradigma? È chiaro che ad oggi, probabilmente anche in risposta alla pandemia, l’attenzione del pubblico attorno al tema salute sia in costante crescita. E proprio sulla scia di questo nuovo “sentire” si sta passando dalla comunicazione scientifica “classica” (pubblicazione dei dati emersi dalla ricerca accademica e destinata a riviste di settore) alla divulgazione scientifica che, invece, si occupa delle diffusione di conoscenze molto specifiche al grande pubblico. Pubblico, inoltre, sempre più attivo e propenso ad informarsi sui social e, più in generale, online. Oggi entriamo proprio nel merito segnalandovi i top pediatri influencer da conoscere per informarsi online.

È un processo che gli esperti di comunicazione devono considerare per non trovarsi impreparati davanti a un nuovo modo di raccontare la scienza. 

“Raccontare” è infatti la parola su cui si basa una tendenza, che ha iniziato a farsi strada da tempo e in diversi settori, tramite il massiccio uso, a proposito e a sproposito, del concetto di “storytelling”. 

L’era dello storytelling 

Prima di tutto, cosa significa davvero storytelling? In genere si fa riferimento all’arte del raccontare storie, utilizzata come strategia di comunicazione persuasiva, in ambito pubblicitario o in comunicazione aziendale e/o politica.

Attraverso uno storytelling efficace, e ciò si applica a qualsiasi settore dunque anche nel caso della comunicazione medico-sanitaria e scientifica, è poi possibile creare interesse, empatia, engagement e fidelizzazione nei confronti di un brand, di un personaggio pubblico, di un contenuto o di un’idea.

Volendo ulteriormente approfondire in un’ottica di business strategy, qui vi proponiamo un approfondimento a proposito di Data Storytelling, evidenziando tutti gli strumenti e servizi di monitoraggio must per una social media strategy ad hoc.

Raccontare la scienza

Dai primi mesi del 2020, con l’inizio della pandemia, la narrazione scientifica sui media ha raggiunto dimensioni precedentemente inimmaginabili: virologi in prima serata tv, interviste a epidemiologi, biologi pronti a spiegare ai “profani” la struttura del DNA. 

Se qualcuno avesse provato a ipotizzare un simile scenario anche solo pochi mesi prima, difficilmente ci avremmo creduto. Eppure è andata esattamente così e ora  tornare indietro sembra impossibile oltre che, forse, nemmeno desiderabile. 

La diffusione del Covid-19 ha infatti permesso alla figura del “medico” di entrare “virtaulmente” dentro le mura di casa dei cittadini.

Il professionista austero che, nell’immaginario comune, si esprime con parole difficili e “lontane”, si è trasformato in un punto di riferimento stabile che ci spiega con semplicità concetti complessi, direttamente dai suoi canali social. 

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Dai virologi ai pediatri influencer

Negli ultimi 3 anni la “conquista” del mondo social da parte di esperti dell’epidemiologia, della virologia e della biologia è stata evidente a tutti.

Ma a chi lavora nell’ambito della comunicazione medico-sanitaria non è sfuggita la spinta verso la digitalizzazione di altre realtà mediche e paramediche: medici di base, logopedisti, psicologi, fisioterapisti e pediatri. 

A proposito di pediatri, non è un caso che proprio il mondo della pediatria e della puericultura abbia vissuto un fortissimo slancio verso la comunicazione al grande pubblico. Tantissime donne in gravidanza e neo-mamme si sono infatti trovate a gestire situazioni di grande fragilità, in mancanza di tutti i supporti consueti.

Queste donne hanno trovato aiuto concreto e rassicurazione grazie alla creazione di una sorta di “rapporto di fiducia” con il pediatra attivo sul web.

E adesso? Beh, mentre l’emergenza Covid pare rientrata, la tendenza a informarsi sui social e seguire online pediatri e specialisti del materno-infantile, sembra non accennare minimamente a fare lo stesso.
Andiamo quindi a scoprire i pediatri influencer più noti del momento.

Pediatra Carla

La prima pediatra influencer di cui parliamo è Carla Tomasini, pediatra e nutrizionista infantile con un seguito di circa 180.000 followers su Facebook e 269.000 su Instagram.

Si occupa con particolare attenzione di alimentazione infantile, lasciando grande spazio alle tematiche di benessere psicologico ad essa legate. Ha pubblicato diversi libri, diventati “best-sellers” di settore.

Tommaso Montini

Pediatra di famiglia a Napoli, scrive di genitorialità con grande empatia, toni pacati e rassicuranti. La sua pagina Facebook ha un seguito di oltre 80.000 utenti. Ha pubblicato diversi libri, tra cui  “Me lo dici in bambinese?” e “Chiacchiere col pediatra”. Fa parte del team di Uppa, rivista bimestrale scritta da pediatri e specialisti, creata appositamente per la divulgazione scientifica ai genitori.

Uppa.it

Portale di Uppa, casa editrice indipendente e senza pubblicità che si occupa, in modo specifico, di divulgazione scientifica in pediatria. La pagina Facebook è seguita da più di 330.000 persone. Su Instagram conta invece 144.000 followers.

Antonio Di Mauro Pediatra

Antonio Di Mauro, pediatra di famiglia con sede a Bari , autore di pubblicazioni in ambito neonatologico e pediatrico su riviste internazionali. Seguito su Facebook da circa 60.000 utenti

Alberto Pellai

Ampliando il nostro raggio alla comunicazione scientifica e medico-sanitaria citiamo Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva che si occupa proprio di prevenzione in età evolutiva. Ha condotto su Radio 24 il programma “Questa casa non è un albergo” e, dal 2010, cura su “Famiglia Cristiana” la rubrica “Essere genitori”. È autore di numerosi libri rivolti a genitori, insegnanti, adolescenti e bambini. Seguito da oltre 130.000 utenti su Facebook e più di 30.000 su Instagram.

Come individuare i migliori influencer di settore?

Qui abbiamo presentato una nostra selezione di pediatri influencer da conoscere per informarsi in ambito medico e da integrare nella propria social media strategy qualora la vostra azienda operasse nel settore medico-sanitario.

Ma se invece la vostra realtà aziendale operasse in settori differenti?

In questo caso sono disponibili piattaforme di influencer marketing che offrono alle aziende la possibilità di individuare, a seconda del proprio target, dei competitor e del mercato di riferimento, i principali e più indicati influencer per le proprie strategie online e offline. Il servizio di social media monitoring de L’Eco della Stampa ne è un esempio perfetto che consente da un lato di individuare gli influencer più attivi online in relazione a un determinato pubblico e, al tempo stesso, di misurare le performance della propria strategia di social media marketing e il sentiment del nostro pubblico. Un servizio da scoprire e costruire su misura in un’ottica di crescita aziendale a tutto tondo.

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