Influencer Marketing: cosa sta cambiando?

Qual è il futuro del marketing aziendale legato agli influencer? Parliamo di influencer marketing e della sua trasformazione ieri e oggi

Negli ultimi anni, l’influencer marketing ha subito una trasformazione significativa, evolvendosi da strategia di nicchia a componente essenziale delle campagne pubblicitarie di molte aziende. Tuttavia, recenti casi piuttosto discussi, tra i quali quello che ha visto coinvolta l’imprenditrice digitale Chiara Ferragni, hanno riportato alla luce nuovi aspetti del legame tra comunicazione d’impresa e ruolo degli influencers. Questo non può che condurre verso ulteriori cambiamenti, che oggi iniziano a ridefinire il panorama dell’influencer marketing in Italia. 

L’era dell’influencer marketing è finita?

Togliamoci subito il dubbio: l’influencer marketing è ormai sulla via del tramonto?
Al contrario di quanto sostengano alcuni, al momento sembrerebbe proprio di no.

I dati confermano infatti che, al momento, nel mercato dell’influencer marketing, non è stato registrato alcun crollo, né tantomeno un calo importante.
Ha avuto invece inizio una nuova fase, basata su una maggiore prudenza e su una parziale revisione dell’approccio strategico.

L’ascesa dei micro e nano-influencer

Anche se gli influencer con milioni di follower continuano a dominare la scena, si comincia a percepire una crescente attenzione verso micro e nano-influencer, che possiedono un seguito meno ampio, ma fortemente coinvolto e attivo.
I “piccoli” influencers infatti, vengono percepiti dal pubblico come più “vicini” e, soprattutto, autentici e credibili, rispetto ai grandi nomi: per loro diventa quindi più semplice creare community presenti e motivate.  

E questo, a quanto pare, si riflette anche anche nella realizzazione di contenuti per i brand: 4% di engagement medio per i contenuti branded dei micro-influencers, contro il 2,7% dei macro e addirittura solo l’1,9% delle celebrities. 

Inoltre, il pubblico sta diventando sempre più diffidente riguardo a contenuti troppo sponsorizzati o poco genuini. Di conseguenza, si nota una spinta verso collaborazioni autentiche e trasparenti, che prevedono che gli influencer dichiarino apertamente le sponsorizzazioni e promuovano solo prodotti in cui credono veramente.

Sostenibilità, responsabilità sociale e impegno a lungo termine

Sempre in un’ottica di verità e responsabilità, gli influencer ora tendono a ricercare rapporti con aziende che si allineano a valori sostenibili. Questo trend si riflette in campagne legate all’influencer marketing che promuovono cause ambientali, sociali e di inclusione.

Dal canto loro, le aziende puntano meno sui singoli post sponsorizzati dagli influencers, preferendo investire su partnership a lungo termine: questo nuovo approccio consente infatti di costruire una narrazione coerente e di fiducia, intervenendo positivamente sull’awareness del brand e sull’opinione (nonché fidelizzazione) del pubblico. 

Diversificazione dei canali e dei format

Ai suoi esordi, l’influencer marketing è nato principalmente su Instagram, nel tempo però la crescente popolarità di piattaforme come TikTok, YouTube e persino LinkedIn ha portato alla diversificazione dei canali.
Attualmente, questo permette alle aziende di raggiungere target differenti attraverso contenuti diversificati: video brevi, vlog, post testuali e podcast. 

Like e followers non bastano più

Le aziende stanno adottando metriche sempre più sofisticate per misurare il successo delle campagne di influencer marketing, come il tasso di conversione, il ritorno sull’investimento (ROI), e il coinvolgimento autentico.
Questo permette un’analisi più accurata dell’efficacia delle collaborazioni.

Anche l’uso dell’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo in cui le aziende individuano gli influencers e pianificano le collaborazioni:
strumenti avanzati analizzano i dati per identificare gli influencers di maggiore interesse in un dato settore, prevedere il successo delle campagne e ottimizzare i contenuti in tempo reale.

E la legge cosa dice?

Recentemente si è resa evidente la necessità di una maggiore regolamentazione e trasparenza nell’influencer marketing. Le autorità hanno quindi imposto sanzioni significative per pubblicità occulta e sponsorizzazioni non dichiarate.

Di fatto, la figura dell’influencer è vista sempre più come una vera e propria professione, con responsabilità legali e fiscali. La necessità di conformarsi alle normative e di mantenere un comportamento etico sta diventando un tema centrale per tutte le figure che lavorano nell’ambito dell’influencer marketing. 

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