Il restyling di un brand storico: la distilleria Nardini cambia look

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Dopo aver rinnovato gli aperitivi Bitter e Mezzoemezzo, la distilleria Nardini ha presentato la nuova immagine dell’intramontabile liquore Acqua di cedro, modificandone il packaging e l’etichetta. L’azienda, fondata nel lontano 1779 da Bortolo Nardini a Bassano del Grappa, è la più antica distilleria italiana, ma è sempre stata al passo con i tempi, studiando l’evoluzione del gusto dei consumatori.

Il liquore cristallino si aggiorna

L’Acqua di cedro ora è contenuta in una preziosa bottiglia dallo stile contemporaneo e raffinato, senza rinunciare al forte legame con la tradizione e la storicità del brand. Il nuovo tappo a T, il collarino dedicato in cui l’identità di Nardini è garantita, l’etichetta dalla grafica su carta silk touch, che termina con il logo rivisitato, donano alla confezione freschezza ed originalità.

La scelta di un materiale morbido al tatto è prova che oggi i prodotti non siano soltanto osservati, ma anche toccati ed, in alcuni casi, percepiti con l’olfatto. In questo panorama si afferma il marketing estetico, che segna il riconoscimento dei sensi nell’universo del consumatore. Non è un caso che il richiamo alle percezioni sensoriali sia presente in pubblicità con sempre maggiore frequenza. Lo spot di una bibita fresca, ad esempio, non si limita a mostrare il prodotto circondato da bollicine in un bicchiere ghiacciato. Spesso, si sente in sottofondo il piacere provato nel sorseggiare la bevanda, allo scopo di trasmettere una promessa di rimedio al caldo estivo.

Tradizione e purezza

Anche il nuovo packaging dell’Acqua di cedro Nardini, con un design essenziale ma ricercato, profuma di Mediterraneo, tra note agrumate e floreali. Già attraverso l’etichetta, il prodotto evoca ricordi d’estate, stimolando olfatto e gusto. Ma non è tutto. La trasparenza del liquore e la linea semplice del suo contenitore sottolineano la genuinità della ricetta.

L’Acqua di cedro Nardini

Sul sito ufficiale della distilleria veneta, l’Acqua di cedro è presentata in modo altrettanto coerente ai valori del brand. Il consumatore è guidato in un percorso virtuale di analisi sensoriale, grazie ad un grafico a torta in cui sono evidenti le caratteristiche dello storico dopopasto.

L’analisi sensoriale dell’Acqua di cedro Nardini

Un piacere anche per gli occhi

L’immagine, il gioco di colori, il grado di luminosità hanno un ruolo determinante per la promozione di un messaggio pubblicitario, per la realizzazione della confezione di un prodotto o per l’allestimento di un punto vendita. Dal momento che quasi due terzi degli stimoli che arrivano al cervello passano attraverso il sistema visivo, parte della nostra esperienza dipende dalle immagini.

Al passo con i tempi

I ricercatori concordano nel ritenere che l’occhio voglia sempre la sua parte, addirittura l’80 per cento, anche nell’acquisto di prodotti enogastronomici. Indicativo, poi, che il restyling dell’Acqua di cedro sia stato fatto dopo l’emergenza Coronavirus, proprio per invogliare la ripartenza, a cominciare dalla scelta di prodotti italiani e di alta qualità. Durante il lockdown, del resto, Nardini non aveva abbandonato i consumatori, ma era andato loro incontro, ricavando dalla grappa un innovativo gel disinfettante.

Fra tante aziende che hanno chiuso i battenti, Nardini ha saputo adattarsi al cambiamento ed ha vissuto la crisi come un’opportunità per rinnovarsi. Un esempio virtuoso di imprenditorialità.

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