Comunicazione
Il marketing secondo Seth Godin: come catturare l’attenzione?
28 Marzo 2020
Avete mai visto una mucca viola? Se riuscite a trovarla, siete il nuovo guru del marketing emozionale. È stato Seth Godin il primo ad evocare quest’immagine, per dirci che, se vogliamo catturare l’attenzione del pubblico, dobbiamo trovare l’eccezione alla regola.
Nato a New York nel 1960, Godin è un imprenditore di successo che, attraverso i suoi libri, ha rivoluzionato il mondo del marketing. Se un tempo la pubblicità irrompeva nelle nostre case, disturbandoci mentre guardavamo un film, oggi ci chiede il permesso di entrare. Grazie alle intuizioni di Seth Godin, i brand hanno imparato a vendere con la complicità dei consumatori.
È l’era della gentilezza
Siamo passati, dunque, dall’interruption marketing al permission marketing. Qual è la differenza? Il primo metodo comprende tutte quelle azioni pubblicitarie, veicolate da media tradizionali, come TV e stampa che, per catturare l’attenzione del consumatore, interrompono la fruizione dei contenuti. Quando seguiamo una fiction in televisione, la pubblicità sospende, ci porta altrove, spesso ci distrae perché non possiamo controllarla.
Il permission marketing, invece, va di pari passo con l’evoluzione della Rete. Si tratta di una strategia che prevede la richiesta del consenso dell’utente a ricevere comunicazioni informative, promozionali o pubblicitarie sulla base dei dati personali che egli stesso ha fornito. Nel mondo digitale, si rivelano di fondamentale importanza i cookies, che tracciano i nostri gusti per proporci ciò che, con buona probabilità, ci interessa di più.
Bisogna comunicare senza aggredire, ma senza perdere di vista l’obiettivo: vendere!
Il mercato offre di tutto. È necessario distinguersi. Per Godin “serve una mucca viola in tutto quello che si realizza”. Ciò significa inserire un elemento degno di nota che renda il nostro prodotto diverso, spiazzante e memorabile. Perché Seth ha scelto proprio la metafora della mucca viola? È lui stesso a spiegarlo:
Alcuni anni fa sono stato in Francia con la famiglia. Ricordo che, viaggiando in autostrada, eravamo rimasti incantati nel vedere le centinaia di mucche che pascolavano nella campagna dolcemente ondulata, in uno scenario che pareva uscito da un libro di fiabe. Per decine di chilometri continuammo a guardare meravigliati dai finestrini la bellezza del paesaggio che ci circondava. Dopo una ventina di minuti iniziammo, tuttavia, ad ignorare le mucche. Quelle che ci si paravano davanti erano uguali a quelle che avevamo appena visto, e ciò che inizialmente ci aveva stupiti, ormai era diventato del tutto normale, anzi, peggio ancora, banale. Le mucche, una volta osservate per un certo tempo, diventano banali. Possono essere perfette, di belle forme, magari dotate di grande personalità, illuminate da una luce incantevole, ma sono sempre banali. Una Mucca Viola. Quella sì che susciterebbe interesse (almeno per un po’).
Seth Godin, “La mucca viola”, Sperling & Kupfer, 2004
Ne è passato di tempo da quando il guru del marketing studiava alla facoltà di Informatica e Filosofia alla Tuft University, in Massachusetts. Prima ancora di completare il percorso di MBA alla Stanford, Godin era già brand manager di una società, la Spinnaker Software. In un piccolo appartamento di New York, Seth ha fondato nel 1986 un’azienda che porta il suo nome e si occupa di packaging editoriale: la Godin Productions. Qualche anno dopo, assieme a Mark Hurst, Godin dà vita a Yoyodyne, una nuova avventura nel mondo di Internet, in seguito acquistata da Yahoo.
A Seth le energie non sono mai mancate. Nel 2005 ha inventato Squidoo, uno spazio libero e democratico, dove anche i non addetti ai lavori avrebbero potuto pubblicare i proprio articoli, con un sistema di ricompensa degli autori in base alle visualizzazioni. Il sito ha raggiunto in poco tempo il milione e mezzo di pubblicazioni ed è stato recensito anche dal New York Times, per essere poi inglobato in HubPages.
Oggi Seth Godin è autore di 19 libri diventati best seller e tradotti in 36 lingue. Il suo carisma coinvolge le platee di tutto il mondo e le sue idee continuano a fare tendenza. Per scoprirne di più, rimandiamo ai suoi libri e vi consigliamo di seguire il suo blog, ricco di spunti interessanti per chi fa comunicazione.