Eventi e Società
Donne in campo: è il momento delle imprenditrici agricole
27 Agosto 2020
Passa attraverso le donne la rinascita della terra. Non parliamo del pianeta, ma dell’elemento naturale che accoglie e nutre, proprio come una madre. Sono quasi 400 mila, in Italia, le aziende agricole condotte da donne. Per valorizzare e potenziare il loro lavoro, in ascesa da vent’anni, il Governo ha appena stanziato 15 milioni di euro che consentiranno di ottenere mutui a tasso zero. Lo scopo è anche quello di dare respiro alle aziende in difficoltà dopo il lockdown. Al contributo possono accedere le imprenditrici e le società a maggioranza femminile che intendano migliorare il rendimento e la sostenibilità della loro azienda, le condizioni agronomiche e ambientali, l’igiene e il benessere animale.
Il motore rosa dell’economia
Una rivoluzione è in atto. Sono esattamente 371 mila le imprese che occupano 180 mila persone, di cui 40 mila dipendenti. Ma il dato più significativo (Unioncamere) riguarda l’età delle imprenditrici agricole, che è sempre più bassa. Aumenta, infatti, il numero delle giovani donne che guardano all’agricoltura per costruire il loro futuro. E il fatto che sia una scelta ponderata, non un ripiego, conferisce a questo trend uno speciale significato sociale e culturale.
La storia di Sonja
La donna è innovatrice e sa aprire le porte ai turisti, alle scolaresche, ai disabili. Proprio come fa Sonja Parigger, titolare dell’azienda La Volpara di Veppo in Val di Vara, l’entroterra ligure più difficile ed aspro. Originaria del Trentino Alto Adige, Sonja è arrivata qui per caso, con due figlie piccole ed un bagaglio di passione. Ha disboscato, zappato, riso e pianto. Oggi mostra con orgoglio il suo agriturismo, gli orti, la mieleria e il negozio delle bontà che produce: dalle confetture agli sciroppi di fiori e frutta, dalle patate al pane, dalle conserve alle uova.
All’ingresso del paradiso di Sonja, la sua “Ferrari”: il trattore che guida senza paura “perché la donna deve saper fare tutto, altrimenti viene ingannata e l’azienda finisce K.O.”. Ha lo spirito dei grandi capitani d’industria questa ragazza bionda. Non vuole arricchirsi, ma guadagnare il giusto per reinvestire nella sua attività, nella sua vita. “Sto studiando per produrre sapone e olio di lavanda – spiega – generi che qui non esistono. Il turista non vuole soltanto mangiare, cerca prodotti cosmetici biologici, sensazioni, relax nella natura“.
Spätzle e gallo nero
La cucina di Sonja è un omaggio alla tradizione altoatesina, ma non trascura le specialità liguri, come le torte di erbette, i ravioli, il pesto. Nell’aia di Veppo canta il gallo nero, razza gigante, selezionata alla fine degli anni Venti dal Pollaio provinciale di Genova, ma pressoché scomparsa nel Dopoguerra. Una sola gallina di queste dimensioni basta per 6/8 commensali, ecco perché il mercato moderno non ne sente il bisogno e promuovere la razza è una grande fatica. Soltanto dopo anni di incroci, ripercorrendo il lavoro svolto dal primo selezionatore, Ferruccio Frau Sanna, il gallo nero è tornato in Val di Vara. Grazie all’alimentazione naturale, la qualità della carne è di altissimo livello; soda e saporita, è più scura sulle cosce che sul petto, un indicatore fondamentale a testimoniare che il pollo ha pascolato, dunque ossigenato la muscolatura.
Che operaie le api!
Sonja parla come un libro stampato anche della api, della loro organizzazione sociale, della costanza che le occorrerebbe per produrre la propoli, che deve essere controllata ad ore precise, come quando una madre somministri l’antibiotico al figlio. Chi, se non una donna, potrebbe riuscire in tutto questo? Non è casuale, allora, la nascita di Donne in campo, l’associazione italiana delle imprenditrici agricole che crea reti sul territorio rurale, tesse relazioni fra le aziende e costruisce comunità locali. Le donne in campo vogliono trasmettere i valori dell’agricoltura per mezzo delle fattorie didattiche, difendere le coltivazioni di montagna, costruire asili nelle aziende, accogliere anziani e disabili.
Progetti ambiziosi che Sonja Parigger, da sola, ha già in gran parte realizzato. E alla sera, quando il sole scompare dietro la macchia del pino mugo – in Val di Vara e nel Gargano si trovano le pinete più estese d’Italia – Sonja si addormenta felice.