Deejay in corsia: il fenomeno delle web radio in ospedale

La radio è un mezzo di comunicazione che non si arrende. È stato in grado di tener testa e riadattarsi anche di fronte alla rivoluzione digitale.

Ha iniziato essendo il primo vero “focolare” attorno a cui le famiglie si sono riunite per ascoltarla, per poi trasformarsi in un oggetto indispensabile, individuale e trasportabile.

Da dieci anni ormai si è diffuso il fenomeno delle web radio: canali di comunicazione trasmessi online che hanno permesso alla radio di rinnovarsi con il cambiamento dell’informazione. Cambia il modello gerarchico: da top down a bottom-up, dove i consumatori diventano prosumer creando e partecipando ai contenuti mediali che fruiscono.

Anche le web radio di nicchia sono un fenomeno sempre più frequente. Ci sono quelle realizzate all’interno degli istituti di pena, nelle università oppure ancora negli ospedali. Ma soprattutto quest’ultima realtà è in via di grande sviluppo in Italia.

Quando troviamo un laboratorio radiofonico all’interno della clinica in cui si registrano queste puntate, i pazienti sono i primi ad essere coinvolti.

Il fenomeno delle radio in ospedale

Il fenomeno delle radio nelle corsie degli ospedali nasce nel 1919 presso il General Walter Reed Hospital di Washington con l’idea di installare, vicino ai letti dei pazienti, degli auricolari per permettere loro di ascoltare la radio come se fosse una terapia. Mentre il primo esperimento di uno studio radiofonico in ospedale nasce nel 1926 a York, in Inghilterra, grazie all’ing. Schumacker.

Il boom si ha tra gli anni 40 e 50 con l’apertura di stazioni radiofoniche anche in Giappone, Paesi Bassi e Stati Uniti. La maggior parte suonavano musica dal vivo mentre altre, con il lancio della cassetta nel 1963 iniziarono a registrare i primi programmi.

Queste radio hanno aiutato i pazienti rallegrando l’umore e sostenendoli nei giorni delicati passati in ospedale. In Inghilterra troviamo centinaia di radio ospedaliere, la maggior parte delle quali facenti parte della HBA – Hospital Broadcasting Association.

Ad oggi si tratta di un fenomeno che sta crescendo ed è riuscito ad affermarsi anche in Italia. Le principali web radio “in corsia” sono:

Radio Dynamo

Radio Dynamo è realizzata in collaborazione con il noto campo di terapia ricreativa tra le colline toscane: il Dynamo Camp. Al suo interno è possibile cimentarsi in mille esperienze ed è un luogo che accoglie gratuitamente i bambini affetti da malattie gravi o croniche per regalargli appunto una vacanza.

Una volta arrivati al Camp ci sono diversi laboratori a cui il bambino può partecipare e tra questi c’è quello radiofonico. Proprio qui i giovani speaker e deejay si divertono registrando ciò che loro hanno preparato per i programmi da mandare in onda.

Dopo qualche anno dalla nascita di questa realtà – era il 2010 – i fondatori decidono di cimentarsi anche nelle attività Outreach, fuori dal camp, per raggiungere ospedali e case famiglia.

Le attività proposte “fuori” sono tre diversi tipi di laboratorio: radiofonico, musicale e audiovisivo, organizzati basandosi sull’esperienza del Dynamo Camp.

La web radio resta sempre attiva anche grazie al contributo di Radio Deejay. Ma tutto quello che viene trasmesso è frutto della fantasia dei bambini che amano improvvisare e divertirsi ai microfoni.

Anche la scelta musicale non è casuale ed è abbastanza coinvolgente e di qualità. I DJ che sono sempre presenti su questa radio sono DJ Polpetta (Giancarlo Sabatti) e Dj Chioma nel vento (Giorgio Colnaghi).

Durante un’intervista Linus, il direttore artistico di Radio Deejay ha dichioarato:


“Mettere la musica e la nostra esperienza al servizio di bambini
affetti da gravi patologie è un privilegio per Radio DeeJay, che
ha sempre creduto nella forza del progetto Dynamo Camp. Questo è
quello che faremo: favorire il divertimento, attraverso la
creazione di programmi radiofonici, e il piacere dell’ascolto”.


Radio Montecatone

Ad Imola nasce Radio Montecatone il cui nome riprende quello dell’ospedale dove si trova lo studio radiofonico.

Il target è però molto diverso da quello del Dynamo Camp. Qui arrivano persone adulte con disabilità in quanto è un nosocomio cdi riabilitazione di tipo motorio: si insegna alle persone che hanno subito traumi spinali come si fa a vivere in carrozzina.

L’obiettivo di questa radio è quello di coinvolgere in primis il paziente. Spesso alla realizzazione dei programmi partecipano persone che hanno già compiuto il percorso di riabilitazione assieme a persone esterne che hanno aderito al programma del servizio civile. I temi da trattare vengono proposti all’interno di una associazione di persone con disabilità che sono passate da questo istituto.

Hanno un notiziario per informare chi ascolta la web radio quanti e quali cambiamenti ci sono stati nel settore della sanità. La musica varia in base ai gusti dei pazienti o dei deejay .

Grazie all’utilizzo della radio hanno l’obiettivo di promuovere la cultura e la partecipazione alla vita indipendente dopo un trauma; promuovere eventi sportivi, sociali e culturali per disabili e non e, infine, favorire la realizzazione di reti sociali tra persone affette da disabilità ma non solo.

Radio WAI

WAI è un acronimo e sta per We Are Incredible. Nasce a Monza nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Centro Maria Letizia Verga grazie alla fondazione Magica Cleme.

Si tratta anche in questo caso di una radio – laboratorio dedicata interamente ai pazienti più piccoli che stanno affrontando la malattia. Per molti di loro è un modo per incontrare persone e fare nuove amicizie riuscendo a raccontare e condividere le proprie passioni.

Saretta, Ivi, Luigi, Melissa, Lorenzo e tanti altri sono i deejay protagonisti di questa avventura. Hanno scelto come logo un albero perché è simbolo della vita: il tronco possente rappresenta la forza, le radici robuste richiamano la determinazione.

I rami sono la vita che cresce e prende varie direzioni in base alle scelte che decidiamo di compiere. Mentre i fiori a nota musicale rappresentano i piccoli momenti di felicità della vita che possono sembrare effimeri ma proprio grazie a loro riusciamo a dare un senso alla nostra vita.

Tra i temi dei programmi trattati si spazia dalla poesia alla MotoGP. Il lunedì non manca però l’appuntamento fisso con Happy WAI Week: un momento in cui dedicano agli ascoltatori la frase del giorno proprio per iniziare al meglio la settimana. Altre volte si divertono raccontando o commentando eventi e concerti a cui partecipano.

Ascoltare per credere

L’ultima cosa che ci resta da fare è connetterci e ascoltare anche solo qualche minuto una di queste web radio così particolari.

Serve farlo per soffermarsi a scoprire la bellezza e la potenza di un mezzo di comunicazione che permette, anche a chi soffre, di svagarsi e divertirsi per qualche ora.

Trai progetti promossi dal Dynamo Camp, c’è anche la radio.
I ragazzi di Radio WAI intervistano Irama.
Una testimonianza da Montecatone.
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