Media Intelligence
Cosa monitorare quando zero notizie sono una buona notizia?
7 Marzo 2017
La relazione con i media è una componente così centrale per le PR che è difficile immaginare che là fuori ci siano società che non vogliono visibilità mediatica. Tuttavia esistono e sono disinteressate a ricevere nuove menzioni per una serie di motivi.
Per alcuni settori, come quello dell’industria farmaceutica, il monitoraggio dei media tradizionali può andar bene, ma non i social media o gli articoli online dove si trovano commenti e reazioni.
Alcune aziende si rivolgono ad una clientela talmente limitata che non vogliono passare al setaccio le domande che nascono dopo che qualcosa viene pubblicato.
Pensiamo al mercato degli oggetti estremamente rari, esclusivi e costosi. Si tratta di una nicchia molto piccola e riservata dove solitamente sono i venditori stessi che arrivano a scegliere i loro gli acquirenti invece che l’opposto. Un flusso di centinaia di chiamate o messaggi di posta elettronica sarebbe un fastidio inutile.
Ci sono aziende nel settore della sicurezza che rilevano qualsiasi informazione, non importa quanto innocua, possa aiutare a disegnare un profilo della tale società. Qui la visibilità sui media è qualcosa che si cerca di evitare attivamente.
In tutti questi casi, cioè quando una società non ha interesse ad apparire sui media, siamo portati a pensare che non serva attivare un servizio di moniotraggio e che Google Alert possa essere più che sufficiente.
Questo può essere vero in alcuni casi, ad esempio se la società in questione vuole solo essere avvisata ogni quando appare una nuova citazione.
In tutti gli altri casi invece è utile attivare un programma di monitoraggio in grado di fornire informazioni ben più dettagliate della semplice notifica delle citazioni.
Soprattutto serve sapere se e quando il proprio settore è in discussione, dal momento che potrebbe riguardare molto da vicino la propria società.
Ad esempio, quando è inziata la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon, la stragrande maggioranza delle storie parlavano della British Petroleum. Continuando il monitoraggio sono usciti i nomi di altre società coinvolte, come il contractor Halliburton e l’operatore della piattaforma, Transocean.
Non ogni storia potrà essere così drammatica e seguita come quella ricordata sopra, ma il punto rimane: il monitoraggio del proprio settore può essere utile come un indicatore di preallarme. Questo perchè è importante guardarsi dalle citazioni esplicite, ma anche le citazioni implicite possono essere pericolose.
Estendere il monitoraggio può aiutare una società a capire quali sono i giornalisti che parlano del settore di riferimento. Anche se non siete alla ricerca attiva di pubblicità, la comprensione di quali sono le figure che parlano del vostro settore sui media è fondamentale per comprendere i meccanismi più profondi e pianificare una strategia per reagire alle crisi.
Si possono scoprire informazioni rilevanti per tutto il mercato, come ad esempio novità normative o riforme in cantiere.
Si possono anche definire le aree geografiche migliori per l’assunzione di nuovi dipendenti, o altri indicatori importanti.
In altre parole, proviamo a guardare il monitoraggio come un modo per tenere traccia delle informazioni che sono utili alla nostra società e liberiamolo dal tema della visibilità sui media.