Comunicazione
I contenuti più efficaci per il 2018 sui media
6 Dicembre 2017
Spesso parliamo di monitoraggio dei media e dei modi per ricevere le informazioni migliori dai mezzi usati per diffondere questi contenuti. Ma sottovalutiamo l’importanza della consocenza approfondita dei media per sfruttarne al massimo la loro potenza dirompente.
Ecco quali saranno i trend per i contenuti del 2018 ed alcuni suggerimenti per veicolarli al meglio.
I trend del 2018
Un dato interessante che è diventato il tormentone del 2017 è che gli utenti e i clienti vogliono contenuti di qualità. Pertanto bisogna pensare a come veicolare determinati valori del proprio brand, e quindi che tipo di media utilizzare (cartaceo, digitale, audio o video) ma anche a come questi valori vengono comunicati.
Il media monitoring permette di fare uno studio relativo al mezzo, ma al momento non siamo ancora in grado di stabilire in che modo e nell’effettivo, quante persone recepiscono il messaggio diffuso se non per quanto riguarda il web.
Esistono di certo numerosi strumenti che esulano dal lavoro del professionista del monitoraggio, ma un buon punto di partenza è fare uno studio sui contenuti maggiormente fruibili dalle persone.
Gli utenti sono infatti bombardati ogni momento da numerose informazioni e molto spesso non vince chi è più presente.
Ogni mezzo ha il suo linguaggio che va rispettato e utilizzato al meglio.
Contenuti video
Se parliamo di video, la tv rimane uno degli strumenti più seguiti, è il contenuto deve essere forte e “urlato”. In una miriade di immagini e suoni, non spicca il messaggio ma come questo viene comunicato.
I video rappresentano anche un trend dei social e del web, basti pensare ad Instagram, Facebook e ancor prima a YouTube. Ma quello che negli ultimi mesi ha spopolato maggiormente sono le dirette e le “storie” ovvero fonti audiovisive della durata di 24 ore che successivamente vengono cancellate dal social.
In questo senso è quindi necessario mettere al primo posto il messaggio, affinché venga subito assimilato dal cliente e dall’utente. L’immagine e la grafica diventano poi fondamentali oltre ad una buona dose di personalizzazione.
E’ chiaro che le immagini video rappresentano un punto fondamentale per il futuro. Gli aggregatori web e tv di contenuti, permetteranno di vedere on demand e in streaming tutto quanto non accessibile nel momento stesso in cui viene trasmesso.
E’ quindi compito di un’azienda o di un brand, pensare in che modo si dovrà intervenire in questo campo.
Contenuti audio e testuali
I podcast sono un altro importante sottovalutato veicolo. Anche la radio potrà essere ascoltata nel momento che la persona ritiene migliore, quindi bisognerà ragionare non più sulla diretta ma su un audio che possa essere interessante sin dai primi minuti per spronare l’ascoltatore a continuare nell’ascolto e a voler fruire di altri contenuti del brand.
Infine la scrittura. La parola d’ordine sarà, un’altra volta, utilità. Che sia destinato al web o alla carta stampata, il senso non cambia. Serve essere fondamentali per chi legge.
Basta con scritti che hanno il semplice fine di promuovere l’azienda. Sì invece a quanto di utile ci possa essere per il cliente che vorrà comprare un prodotto del brand o utilizzarne un servizio.
Questo è quanto finora siamo in grado di fornirvi in merito ai contenuti e a quanto si spotizza potrebbe succedere nel 2018. Ma se da un lato è necessario adeguarsi alle mode, è altrettanto importante tenersi informati ad aggiornati.
Sapere cosa pubblicare è un punto fondamentale per arrivare ai propri clienti, tenere sotto controllo tutti i dati relativi a pubblicazione sui media, rappresenta un ulteriore tassello importante per studiare e aggiornare le proprie campagne di comunicazione e marketing.
Pertanto studio dei trend e monitoraggio dei media devono necessariamente andare passo passo, per essere efficaci e competitivi in un mondo dove gli utenti sono sempre più bombardati di informazioni.