Che la Brexit abbia inizio: ecco la data

Il primo ministro britannico Theresa May ha indicato la data entro la quale la Gran Bretagna inizierà formalmente l’uscita dall’Unione Europa: Marzo 2017.

Il titolo della settimana va invece al Telegraph, che getta il panico e raccoglie 25 mila condivisioni in due giorni: “La Brexit inizia: Theresa May distrugge le leggi europee con l’ascia”.

La signora May ha annunciato i tempi durante la conferenza 2016 del partito dei Tory e ha dato una chiara indicazione di voler andare avanti con il cosiddetto Hard Brexit lasciando il mercato unico e controllando i confini da e per l’Europa.

L’annuncio è stato visto come il primo progresso tangibile da quando il paese ha votato a Giugno.

Dopo essere stata messa sotto pressione per rivelare gli ultimi sviluppi sul tema della Brexit, Theresa May ha detto che il suo governo non sarà in grado di fornire un aggiornamento costante sui negoziati. Questo anche perché non vuole che i negoziati vengano danneggiati da “campagne di stampa particolarmente feroci”.

“La storia è piena di negoziati che non sono andati in porto quando altri ne hanno predetto il risultato dettagliato in anticipo. Ogni parola fuori posto ed ogni report falsato dei media rendono più difficile per noi ottenere l’accordo giusto per la Gran Bretagna.” ha detto ai delegati.
“Dobbiamo essere pazienti, ma quando ci sono cose da dire – come ce ne sono oggi – terremo il pubblico informato e aggiornato”.

Ha anche promesso  che presto verrà sottomesso al parlamento un grande disegno di legge per abrogare tutte le leggi europee. “L’effetto di questo sarà chiaro: le nostre leggi non saranno più fatte a Bruxelles, ma a Westminster”, ha detto, raccogliendo un ritornello comune della campagna Vote Leave.

Durante il discorso non ha offerto molti dettagli su questioni chiave che circondano l’uscita della Gran Bretagna, tra cui la questione della permanenza o meno nel mercato unico.

La contrapposzione tra “Hard” e “Soft” Brexit è stata accantonata, definita una falsa dicotomia propagandata da chi non ha ancora accettato il risultato del referendum.

Oltre a questo il Primo Ministro ha definito i lavori in corso per trovare accordi di libero scambio con Australia e Nuova Zelanda un buon auspicio per “occupare un nuovo ruolo ambizioso e ottimista in tutto il mondo”.

Una volta che l’articolo 50 sarà attivato, la Gran Bretagna avrà due anni per negoziare la sua uscita dall’UE. Gli eventuali effetti negativi derivanti da quest’azione potrebbero scuotere l’economia appena un anno prima delle prossime elezioni previste per il 2020.

 

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