Bookdealer, la sfida delle librerie indipendenti ai colossi dell’e-commerce

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La pandemia sta cambiando il mondo. Lo sappiamo bene e ce ne rendiamo conto tutti i giorni, semplicemente osservando l’evoluzione dei comportamenti digitali dei cittadini. Una tendenza fotografata anche dal Rapporto Coop 2020: soltanto nel periodo tra gennaio e maggio, in Italia sono state ben 2 milioni le persone che hanno iniziato ad acquistare online.

L’e-commerce ha fatto, dunque, un balzo in avanti in tutti i settori: dall’abbigliamento al food fino all’editoria. Quest’ultimo è un ambito che ha già subìto fortemente le conseguenze del lockdown e della crisi economica. Secondo i dati dell’Associazione Italiana Editori (AIE), tra gennaio e maggio le perdite sono state di 134 milioni di euro. Un drastico passo indietro che non ha colpito tutti in egual modo.

Come è accaduto per i negozi di quartiere, anche le piccole librerie, indipendenti e locali hanno messo in campo diverse strategie di sopravvivenza per arginare l’impatto della crisi. E, in molti casi, questa strategia è stata fortemente digitale. Parlare di lettura e digital non significa, come poteva accadere solo pochi anni fa, far riferimento solamente alle stime di lettura degli ebook e allo strapotere di Amazon. Oggi l’orizzonte del lettore online e social è molto più vasto, come abbiamo visto parlando di alcuni dei book influencer più popolari.

I titolari e i gestori delle piccole librerie indipendenti ormai lo sanno bene. Oltre al puntare sui social in generale, un gruppo di essi si è unito per lanciare Bookdealer, il primo e-commerce libresco totalmente indipendente.

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Fonte: Facebook.com/Bookdealer

Editoria e Coronavirus, i dati di un anno difficile

Durante il periodo del lockdown sono state numerose le iniziative nate per stimolare la lettura domestica. Ci sono state case editrici che hanno messo numerosi titoli del proprio catalogo a disposizione gratuitamente in formato ebook, altre che hanno utilizzato i social per istituire piccoli gruppi di lettura, legati all’hashtag #ioleggoacasa.

L’impressione era che, complici le fotografie delle code fuori dalle librerie dopo l’apertura, fosse cresciuto l’interesse e il tempo dedicato dagli italiani alla lettura. Tuttavia, i dati raccolti dall’AIE (e da altre associazioni di categoria) smentiscono questa ipotesi e, al contrario, dipingono un quadro fosco per l’editoria.

Un italiano su due non ha letto nemmeno un libro durante i mesi di lockdown. Un dato in calo del 20% rispetto a marzo 2019. E non l’ha fatto per diverse ragioni tra cui, in primis, la difficoltà a trovare tempo e concentrazione. Tanti altri i segnali negativi: il -5,1% della propensione ad acquistare libri, il -15,7% all’impiego del prestito digitale (nonostante le agevolazioni realizzate proprio per via della quarantena), il -33,5% della propensione a partecipare ad eventi letterari.

Timidi segnali di ripresa si sono registrati durante gli ultimi mesi estivi – a agosto e settembre – durante i quali sono state riprogrammate diverse nuove uscite; alcuni eventi di settore si sono svolti in modalità ibrida tra online e offline, come il caso di Pordenonelegge, la nota fiera del libro con autori del centro friulano.

Positivo l’aumento dell’interesse verso l’e-commerce e la lettura digitale. Crescono i lettori di ebook (+5% dal 2019) e le persone che si rivolgono al web per fare acquisti. Il 39% del campione intervistato dall’AIE compra libri online, una quota che unisce il 35% di utenti fedeli ad Amazon.

Bookdealer: un e-commerce per acquistare dalle librerie indipendenti

A causa della crisi del settore, effetto indiretto della pandemia, i librai si sono trovati di fronte ad un calo delle vendite in loco e a una crescita del ricorso ad Amazon. Le ragioni? Difficili a dirsi. C’è sicuramente la comodità del servizio, i prezzi proposti, l’abitudine ad utilizzare questo canale. Esistevano già diversi store alternativi, molto spesso legati ad una singola casa editrice o gruppo, ma dal mese di agosto un’opzione è Bookdealer.it. Un progetto che nasce dal basso, formato da una rete nazionale di librerie indipendenti che hanno scelto di investire sul digitale, creando un e-commerce “sostenibile”.

L’idea è venuta a Leonardo Taiuti, uno degli editori di Black Coffee, e Mattia Garavaglia, libraio torinese, ed è ispirata ad altre piattaforme affini che esistono all’estero, come Bookshop negli USA, ma che in Italia ancora non c’erano. Attualmente sono oltre 400 le librerie che hanno aderito al progetto, si trovano in tutta Italia e molte di esse effettuano sia la consegna diretta dei libri, sia la spedizione tramite corriere per coprire ogni angolo del territorio nazionale.

Bookdealer: un portale ecommerce per sostenere le librerie indipendenti –  ilLibraio.it
Bookdealer

Come funziona Bookdealer e il valore del rapporto con il libraio

Il funzionamento è semplice. L’utente, una volta iscritto, può cercare la libreria più vicina e fare un ordine. Oppure trovare il libro desiderato e, solo in un secondo momento, scegliere dove acquistarlo. Come si legge sul sito:

Acquistando su Bookdealer sostieni davvero le librerie indipendenti perché, grazie al servizio di consegna a domicilio e spedizione tramite corriere, i librai possono mantenere vivo il rapporto con i loro clienti abituali, raggiungerne di nuovi, farsi conoscere al di fuori della propria zona di competenza o in luoghi poco serviti, dove fino a quel momento il lettore non aveva avuto altra scelta che comprare sui grandi store online.

Bookdealer.it

La valorizzazione del legame tra libraio e lettore è il cuore dell’attività per molte realtà indipendenti. E trova uno spazio anche nel nuovo e-commerce. Oltre alla ricerca “classica”, infatti, c’è una sezione dedicata ai “Consigli dei librai”. Qui l’utente trova una selezione di titoli effettuata dai membri della Rete. Un’opzione simile è presente anche nella pagina della libreria, pensata per chi già conosce e ha il proprio libraio di fiducia che, così, “incontra” online.

Esistono due modalità di consegna: quella a domicilio, gestita direttamente dalla libreria e la spedizione con corriere. I costi variano in base al servizio, ma l’aspetto su cui i fondatori pongono l’accento è che una piccola parte resti alla piattaforma, mentre l’introito vada interamente al libraio. Questa è una delle ragioni che rendono Bookdealer un sito alternativo che mette concretamente al centro le esigenze di chi legge e vende libri, e ne riconosce il valore anche in termini economici.

In pochi mesi, la piattaforma si è fatta conoscere, aumentando il numero di realtà coinvolte e costruendosi un piccolo zoccolo duro di clienti. Il potenziale, però, è molto più ampio. Sebbene, come dicevamo, il numero di lettori sembri in flessione, non bisogna sottovalutare l’aumento del ricorso all’e-commerce ed una progressiva attenzione dei consumatori a scelte di consumo etiche.

Decidere, allora, di acquistare un libro su Bookdealer piuttosto che su un colosso, si traduce in una scelta di campo a sostegno di una piccola realtà di quartiere, riconoscendone il valore culturale e sociale.

Librerie indipendenti – iEdit
Libreria Acqua Alta di Venezia
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