Comunicazione
Barbara Tulissi, la prima “Canva Expert” italiana
13 Novembre 2021
Dalla vita da “digital nomad” al successo come imprenditrice digitale. Gli obiettivi e i traguardi di una ragazza che incarna i sogni di un’intera generazione.
In uno scenario che sembra precludere ai giovani grandi opportunità di carriera e sicurezza economica, vince chi è capace di reinventarsi. Barbara Tulissi è un fulgido esempio di Millenial capace di apportare il proprio fondamentale contributo a un ambito professionale in continua trasformazione.
Barbara Tulissi parla fluentemente sei lingue, è laureata in Economia e ha conseguito un Master in Matematica Finanziaria presso l’Universitat Autònoma di Barcellona. Ma a fare la differenza non è tanto il suo curriculum di tutto rispetto, quanto la sua straordinaria apertura mentale e la capacità di adattarsi a un mercato del lavoro in evoluzione che ha fatto della digital disruption una regola di vita.
La sua spontaneità nell’affrontare ogni genere d’imprevisto si capisce innanzitutto da come si approccia all’intervista, rilasciata in esclusiva per L’Eco della Stampa. Barbara parla con vivacità e competenza. Dalla sua voce trapela un entusiasmo genuino, lo stesso che – si capisce – finora ha guidato tutte le sue scelte, e una maturità rara per la sua età. In particolar modo colpisce l’umiltà con cui parla del suo percorso. Lei che si è realizzata da sé, ha il tipico atteggiamento di chi si sente in dovere di dire “grazie” e di non dare nulla per scontato.
I primi approcci con il tool di Canva
La svolta nella vita di Barbara Tulissi avviene nel 2016, quando, nel corso dei suoi studi a Barcellona, scopre per la prima volta un programma innovativo: Canva, lo strumento per la progettazione grafica ideato dall’americana Melanie Perkins nel 2012.
Barbara inizia così ad utilizzare il tool online, già molto noto in Spagna, per creare presentazioni e progetti da esporre in aula. In breve tempo si appassiona alla grafica digitale e inizia a sperimentare nuovi formati e combinazioni per realizzare i progetti più disparati.
«In Italia siamo ancora legati alla grafica vecchio stile. Basti pensare a programmi come Photoshop e Illustrator, validissimi, ma che richiedono parecchie competenze per essere utilizzati», spiega Barbara «Io stessa mi rendevo conto che quando dovevo lavorare con determinati programmi impiegavo il doppio del tempo, e spesso non ottenevo i risultati desiderati. Con Canva invece il design era molto più semplice e intuitivo. Mi è subito sembrato un programma veloce e facilmente fruibile, che non richiedeva grandi competenze grafiche, ma portava a risultati straordinari. Mi piaceva l’idea di fondo su cui era stata fondata la piattaforma Canva: il graphic design alla portata di tutti, ed è davvero così».
Terminato il Master in Matematica Finanziaria, Barbara Tulissi torna in Italia, nella sua città natale Udine, e affronta i primi approcci con il mondo del lavoro. Inizialmente si dedica all’insegnamento delle lingue (tedesco e francese), ma in lei c’è la volontà di fare di più, il desiderio di mettere in pratica tutto quanto ha imparato durante gli studi. E una voce, dal profondo, le dice di non fermarsi; di continuare a sperimentare.
«Mia madre mi ha sempre detto: “Prova, buttati, quello che impari poi lo puoi sempre insegnare”», racconta Barbara «mia mamma è un vulcano di idee, da lei ho preso la voglia di fare e non fermarmi mai. In famiglia diciamo che lei è “l’espressione filosofica dell’arte” perché è come un’officina in continuo fermento. Ma io ho imparato, a mie spese, che di tante idee poi devi sceglierne una».
Il lancio di B-Design
Barbara quindi sceglie un’unica idea – l’obiettivo di creare una Start-up – e la persegue fino in fondo. Tuttavia i finanziamenti sono pochi, lei è ancora inesperta, e il progetto purtroppo naufraga nel nulla. A riscattare il fallimento, però, ci sono gli studi di marketing: nel tentativo di creare una Start-up Barbara si è avvicinata al marketing digitale e scopre così un nuovo amore. La passione per il marketing la spinge a seguire corsi e seminari che daranno presto una svolta alla sua carriera.
Nel 2018, dopo varie esperienze in alcune agenzie di comunicazione di Udine, Barbara Tulissi decide di fondare il suo company brand: B-Design. Lancia quindi un nuovo sito web, in cui si presenta come Digital Marketing Consultant e offre i servizi che le competono: sviluppo di siti web, consulenza ai clienti e social media management.
Nel suo sito web Barbara Tulissi si presenta essenzialmente come una sognatrice, ma il suo merito è senza dubbio la concretezza che riesce a imprimere ai sogni trasformandoli in realtà. «Amo i progetti stimolanti dove la voglia di creare qualcosa per il prossimo è il fattore trainante» racconta, lasciando che la passione e l’entusiasmo della sua giovane età parlino per lei.
Negli anni Barbara ha collaborato con aziende famose, quali Generali Italia, Fujitsu, Sell In-to China, Finix Technology Solutions, TuttoDrop, mostrando talento e competenza. «Dico sempre che io lavoravo in smartworking ben prima dello ‘smartworking’» afferma ridendo «prima del Covid ero solita dire “lavoro da casa”, poi è esplosa la moda e non mi sono più sentita un caso particolare» .
Una nomade digitale
Nel blog di B-Design Barbara racconta anche la vita da nomade digitale: da tempo infatti viaggia per il mondo, combinando la dedizione per il lavoro alla sua voglia d’avventura.
«È uno degli indubbi vantaggi dello smartworking, la possibilità di lavorare ovunque. Io sono del parere che la differenza non la facciano le ore di lavoro in ufficio, ma la qualità del lavoro. Per esempio adesso sto lavorando in Sicilia, quando mi sveglio guardo il mare dalla finestra e, se ne ho voglia, in pausa pranzo posso fare una nuotata. Questo non significa che io lavori meno o lavori male, semplicemente è un altro modo di concepire il lavoro: ciò che conta è il risultato in termini di qualità ed efficienza. Per il resto, a mio parere non cambia nulla stare seduto dietro una scrivania in un grattacielo di Milano, oppure lavorare da casa, o di fronte al mare. Penso che dovremmo totalmente rivedere la nostra concezione del lavoro. Io sono produttiva in quello che faccio, efficiente, rispetto termini e scadenze e, inoltre, mi sento libera. Che per me è la cosa più importante».
Come si diventa “Canva Expert”
Ma la vera rivoluzione per Barbara Tulissi arriva grazie a quello che era stato il suo primo amore, la piattaforma di grafica online Canva.
A un certo punto Barbara decide di combinare la sua passione per Canva a quella per l’insegnamento e nascono così dei simpatici video tutorial che condivide tramite il suo canale YouTube. Nei video Barbara spiega come realizzare grafiche online tramite Canva, in modo semplice e intuitivo. Il suo metodo è facile da seguire e incoraggiante; le spiegazioni sono chiare; i tutorial utili.
Presto Barbara decide di arricchire i video aggiungendo degli articoli informativi su Canva nel suo blog, che offrono istruzioni step by step. Presenta Canva come “l’alternativa a Power Point più facile da usare” e affianca alle varie attività una community su Facebook dove rispondere dal vivo ai dubbi degli utenti.
A fine 2020 Barbara decide di provare a lanciare sul mercato il suo primo prodotto digitale: i 100 + Funnel Template per i Social Media . Inizia l’ideazione a dicembre, li lancia a marzo 2021. Si tratta di template grafici che seguono il funnel classico del marketing 2.0 per aiutare brand e aziende a espandere il proprio pubblico in modo efficace. Ciascun template, una volta acquistato, è personalizzabile dal cliente a piacimento, inoltre offre una solida base per impostare una buona strategia di comunicazione online. Il progetto è un successo e dopo alcuni mesi Barbara Tulissi viene contattata per insegnare Canva e Graphic Design presso l’università ILAS – Accademia di Arti Visive di Napoli.
È ufficialmente la prima “Canva Expert” italiana.
Come si insegna Canva
«All’inizio è stato strano perché mi trovavo a insegnare a ragazzi che avevano la mia età o a persone molto più vecchie di me», racconta Barbara. «I primi mi guardavano con rispetto, come se fossi un modello da imitare, mentre per i secondi spesso risultava difficile affidarsi a una ragazza così giovane. Anche in questo la mia esperienza pregressa nell’insegnamento è risultata utile».
Nei suoi corsi Barbara, la prof.ssa Tulissi, insegna le basi del graphic design combinandole con gli elementi classici del marketing: «Tratto l’user design e il marketing digitale, il tutto abbinato a esercizi interattivi che mettano gli studenti alla prova, naturalmente usando Canva».
Le difficoltà maggiori? Barbara le ha riscontrate con le persone più avanti d’età e meno tecnologiche. «A volte una delle difficoltà banalmente più diffuse è: “Ma come ci si iscrive a Canva?” spesso su questa questione perdiamo un sacco di tempo, nonostante in realtà l’atto dell’iscrizione sia semplice e completamente gratuito. Però noto, anche da parte delle persone meno giovani, una grande curiosità sull’argomento. Acquistano sempre i miei 100+ Funnel Template, e si vede che hanno voglia di imparare».
«Il mio obiettivo come insegnante» precisa Barbara Tulissi «è soprattutto quello di essere utile. Voglio accompagnare da vicino le persone lungo questo percorso di apprendimento, essere loro di ispirazione. Credo davvero che l’utilizzo di Canva possa migliorare il loro approccio al business».
Una previsione per il futuro
«Come mi vedo tra dieci anni? Difficile dirlo». Barbara Tulissi sorride, di fronte a una domanda che la coglie di sorpresa e un po’ impreparata. Dopo un attimo di esitazione risponde con fermezza:
«Di sicuro voglio sviluppare al meglio la mia professionalità, anche l’aspetto più umano. Essere sempre contaminata da nuove idee e avere la possibilità di crescere. In questo l’esperta di marketing Veronica Gentili è un grande esempio per me. Ecco se dovessi scegliere un modello, è lei la persona in cui vorrei rivedermi tra dieci anni».
«E poi», aggiunge Barbara in extremis, ma perfettamente in linea con l’argomento «se proprio dovessi aggiungere un sogno nel cassetto: mi piacerebbe collaborare con Canva in futuro. A essere sincera avevo iniziato un processo di recruiting, ma i tempi sono lunghi».
Il riscatto dei Millenials
Al termine della nostra intervista, le chiedo un’ultima riflessione sulla nostra generazione, quella dei Millenials. Una generazione di certo svantaggiata sotto molti punti di vista, ma che ha dimostrato di essere dotata di risorse inesauribili e di una spiccata propensione al cambiamento. La storia stessa di Barbara Tulissi, del resto, dimostra quanto le nuove generazioni abbiano da insegnare alle precedenti.
Lei mi risponde con un’osservazione audace: una panoramica sulla situazione attuale che rappresenta la chiusura perfetta alla nostra chiacchierata.
«I Millenials sono spesso sottovalutati, chiamati “svogliati”, “viziati”, “choosy”. Ma io penso che la nostra generazione sia molto più etica rispetto alle precedenti. Abbiamo sviluppato un forte senso di responsabilità, attenzione, rispetto per le scadenze. Non ci sono molte certezze nell’epoca in cui viviamo, ma noi possiamo costruirne di nuove. Credo davvero che il digitale possa salvare le nostre vite, i nostri futuri».