Contro fake news e disinformazione: chi sono i fact checker italiani?

mani sulla tastiera

“La disinformazione è uno dei problemi più rilevanti del 2019”: è la frase di apertura del video diffuso in occasione del terzo International Fact Checking Day (promosso dall’International Fact-Checking network), lo scorso 2 aprile.

Il proliferare di notizie e video non attendibili, imprecisi, se non addirittura inventati, pone l’accento sulla necessità di certificare almeno una parte di questo flusso attraverso la verifica accurata e puntuale delle fonti.

Questa attività prende il nome di fact checking ed è l’argomento del nostro articolo di oggi.

Molti giornalisti e professionisti di vari settori hanno assunto questo impegno: fact checker italiani e internazionali che lavorano costantemente per valutare l’attendibilità delle informazioni pubblicate. La convinzione alla base di questa “vocazione” è che il mondo della politica, dell’economia e della società in generale possano trarne un grande beneficio.

Vediamo allora chi sono i fact checker nel nostro Paese e come si coordinano a livello mondiale.

Informazione, fake news e fact cheking

Nell’epoca dei social network e dell’iperconnesione, l’opinione pubblica è sempre più influenzata da tutto ciò che passa in rete: vera, presunta tale, o completamente falsa, un’informazione viaggia a una velocità impensabile fino a pochi anni fa.

Un tweet o un post possono diffondersi in poche ore e, spesso, le fake news hanno origine proprio sui social: a partire dalle false identità digitali, si propagano grazie a bot, fino al punto in cui vengono condivise da qualche profilo di personaggi noti. La disinformazione è così servita.

La verifica dei fatti e delle fonti non è certo una novità, ma un presupposto del giornalismo; la rete, però, offre praticamente a ogni cittadino la possibilità di diventare, in qualche modo, reporter, e questo ha sconvolto la logica dell’informazione.

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In tutti i paesi gli esperti hanno individuato dinamiche simili. Uno dei problemi maggiori, oltre al fatto che la verifica della veridicità richieda del tempo, è che la smentita non finisce mai per avere la stessa risonanza e visibilità della notizia falsa. La necessità di arginare questo fenomeno ha spinto i media, soprattutto tradizionali, a impegnarsi in un costante lavoro di fact checking, lungo, impegnativo e reso ancora più difficile dal fatto che spesso le varie realtà agiscono in maniera autonoma.

Per

Prima di approfondire come sono nati Pagella Politica, il principale fact checker italiano, e Lavoce.info, puntiamo l’attenzione sull’International Fact-Checking Network.

L’International Fact-Checking Network

Nel 1975, a St. Petersburg (Florida), Nelson Poynter fondò una scuola di giornalismo che oggi porta il nome di Poynter Institute e che ospita dal 2015 l’International Fact-Checking Network (IFCN), un network nato per offrire un supporto coordinato al crescente numero di iniziative che contrastano la disinformazione. Le sue aree di focus principali sono il monitoraggio delle informazioni a livello globale, il fact checking, la formulazione di linee guida, la fornitura di finanziamenti e la promozione della collaborazione internazionale tra tutti i fact checker.

È anche grazie ad IFCN, per esempio, che Facebook ha introdotto un sistema per la segnalazione delle fake news.

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Pagella Politica

Pagella Politica è il primo e unico sito italiano dedicato al fact checking nell’ambito dell’informazione politica ed è un progetto nato dall’idea di alcuni soci, che lo hanno autofinanziato. L’obiettivo principale è il monitoraggio delle dichiarazioni dei politici per attestarne l’attendibilità dopo un’attenta verifica.

È slegato da partiti e movimenti, quindi per farne parte è necessario dimostrare di non aver alcun legame con la politica. Attraverso un sintetico giudizio Pagella Politica fornisce a utenti e lettori gli strumenti per capire se un’informazione sia più o meno attendibile, approfondendo poi l’argomento attraverso un’analisi dettagliata.

Pagella Politica ha ottenuto la certificazione dell’IFCN e collabora con Facebook offrendo supporto al progetto che contrasta la diffusione delle fake news su questa piattaforma.

Lavoce.info

La redazione de Lavoce.info ha dato vita a una rubrica permanente dedicata al fact checking della politica economica, che cataloga le notizie a seconda della loro attendibilità, dopo appronfonditi controlli e valutazioni. Lavoce.info è tra i firmatari del codice dei principi dell’International Fact-Checking Network.

Molti altri media, giornalisti e redazioni sono impegnati nella verifica delle fonti, come per esempio Factcheckers, un’associazione no profit che ha tra gli obiettivi la diffusione della cultura dell’informazione e della verifica delle notizie nelle scuole e che ha collaborato anche con l’IFCN in occasione dei primi due International Fact-Checking Day.

Seguite i siti del fact checkers italiani e internazionali? Quali sono i vostri canali di informazione?

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