La giornata tipo del Comunicatore: Media Intelligence e Strategie Digitali

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Lavorare come comunicatore nel mondo del digital marketing e dei social media significa vivere giornate intense e variegate, dove l’organizzazione e la capacità di gestire più attività contemporaneamente sono essenziali, così come sono essenziali gli strumenti di media intelligence che possono venirci in supporto. Questi ultimi, infatti, aiutano chi lavora nella comunicazione a monitorare e analizzare in tempo reale le menzioni e le conversazioni sui media riguardanti un’azienda o un settore, a comprendere il sentiment del pubblico, a identificare tendenze emergenti, a rilevare tempestivamente potenziali crisi e a valutare l’efficacia delle strategie di comunicazione. Diamo uno sguardo insieme a come si svolge la giornata tipo di un comunicatore per capire perché e quanto i tools di media intelligence sono importanti per l’efficacia delle strategie digitali.

8.00 – 9.00: Rassegna Stampa

La giornata di un comunicatore inizia presto, con la rassegna stampa.

Dunque, per prima cosa,  raccoglie e legge le notizie rilevanti per l’azienda e il pubblico di riferimento, le citazioni del brand e le novità specifiche del proprio settore comparse sui principali quotidiani, sia cartacei che online e su radio e tv.

Grazie a strumenti professionali per la rassegna stampa e web, in grado di monitorare in modo mirato le notizie 24 ore su 24, 7 giorni su 7, riesce ad individuare velocemente e in modo personalizzato le notizie rilevanti, le citazioni e i trend di settore.

Inoltre, grazie a tools per il monitoraggio di radio e tv, individua facilmente passaggi televisivi e radiofonici contenenti citazioni di interesse.

Si tratta di una delle attività più importanti per chi si occupa di comunicazione. In particolare, la rassegna stampa, tramite la raccolta delle citazioni del brand, permette di monitorare la percezione e la reputazione online dell’azienda. Attraverso l’analisi delle menzioni, è possibile infatti capire come il brand viene percepito dai consumatori e dai media, individuare opportunità per migliorare l’immagine e reagire rapidamente a eventuali crisi o commenti negativi.

Inoltre, la rassegna dedicata ad articoli di settore e scenari, consente di individuare influencer e trend rilevanti, utili per ottimizzare le strategie di comunicazione, rafforzando così la presenza digitale e il legame con il pubblico.

9.00 – 10.00: Social Media Monitoring

Tra le attività che il comunicatore svolge per prime in una giornata tipo, c’è poi il monitoraggio dei social media.

Grazie a strumenti specifici per il social media monitoring controlla le principali piattaforme social, quali X (Twitter), Facebook, YouTube, Instagram e TikTok, per valutare cosa si dice sull’azienda, sui competitors e sul settore in generale. Attraverso il social listening, ossia l’ascolto dei social, raccoglie contenuti di primario interesse, traccia menzioni e hashtag rilevanti, e identifica tendenze e sentiment prevalenti tra gli utenti.

10.00 – 11.00: Social Media Publishing

Tra le attività principali che svolge un comunicatore nella sua giornata tipo rientra sicuramente la pianificazione e la pubblicazione di contenuti sui vari canali social.

In base al piano editoriale e al calendario editoriale, il comunicatore deve pianificare i post per la giornata o la settimana, stabilire temi, obiettivi, target e linee guida per la produzione di contenuti, creare contenuti visivi e testuali in linea con la strategia di comunicazione e pubblicarli.

Anche in questo caso la media intelligence è un aiuto insostituibile, in quanto l’utilizzo di tool per il social media publishing, ad esempio PostPickr, tra i migliori e più apprezzati da chi si occupa di comunicazione, rende più semplice la gestione di queste attività e consente di risparmiare tempo prezioso.

11.00 – 12.00: Invio Comunicati Stampa

La tarda mattinata è spesso dedicata alla preparazione e all’invio di comunicati stampa. Questa attività è fondamentale per mantenere i media informati sulle novità di un’azienda, relative a un progetto o ad altre iniziative, e per garantire una copertura mediatica costante.

Dunque, il comunicatore identifica per prima cosa i contatti media più rilevanti per la distribuzione, utilizzando apposite banche dati per l’invio di comunicati stampa, quali, ad esempio, Mediaddress, il database di giornalisti più completo e aggiornato in Europa.

Quindi scrive il comunicato stampa e lo invia tramite email o piattaforme dedicate.

12.00 – 13.00: Interazioni e Engagement

Prima del pomeriggio, il comunicatore si ritaglia del tempo per dedicarsi ad attività quali call, meeting, recall, rispondere alle email e fare networking, e per dedicarsi alle interazioni sui social media (engagement).

Monitora le notifiche e i messaggi diretti sui social media, risponde ai commenti e alle domande degli utenti, interagisce con i follower e partecipa alle conversazioni online.

13.00 – 14.00: Pausa Pranzo

La pausa pranzo è un momento essenziale per ricaricare le energie e staccare la mente dal lavoro. È importante utilizzare questo tempo per rilassarsi e prepararsi alle attività pomeridiane.

14.00 – 15.00: Analisi della Presenza Mediatica

Dopo la pausa pranzo, si ritorna alle attività operative, che nelle ore pomeridiane sono generalmente dedicate all’analisi e al reporting.

Si parte, ad esempio, con l’analisi della presenza mediatica. Con l’aiuto di strumenti per il monitoraggio di tutti i media in tempo reale, il nostro comunicatore raccoglie articoli, post, video e qualsiasi altro contenuto che menzioni l’azienda o il progetto, valuta la visibilità sui vari canali media e la confronta con quella dei principali concorrenti.

Grazie alla media intelligence, può effettuare sulla base di questi dati un’analisi quantitativa e qualitativa della copertura mediatica, e redigere report con le principali conclusioni.

15.00 – 16.00: Analisi dei Social Media

Il primo pomeriggio è il momento migliore anche per un’analisi più approfondita dei dati raccolti dai social media, che rientra tra le attività più rilevanti nella giornata tipo del comunicatore.

Un buon comunicatore misura costantemente le performance delle attività sui social media. Analizzando i dati relativi all’engagement, alla portata e alle conversioni delle campagne social, può infatti verificare l’andamento delle proprie strategie, identificare i contenuti che hanno ottenuto le migliori performance, scoprire tendenze e raccogliere insight utili per migliorare le strategie future.

16:00 – 17:00: Revisione e Reportistica

Verso la fine della giornata lavorativa, è importante dedicarsi alla revisione delle attività svolte e alla redazione di report.

Questo permette di valutare i risultati ottenuti, di identificare aree di miglioramento, di formulare nuove strategie e di pianificare le azioni future.

17:00 – 18:00: Aggiornamento e Formazione

Chi lavora nella comunicazione non smette mai di studiare e informarsi. A fine giornata è il momento giusto per dedicare un’oretta all’aggiornamento professionale e alla formazione continua.

Per un comunicatore è fondamentale rimanere aggiornato sulle ultime novità del settore e migliorare costantemente le proprie competenze.

Quindi, quotidianamente si ritaglia degli spazi per leggere articoli, white paper e studi di settore, partecipare a webinar e corsi online, confrontarsi con colleghi e professionisti del settore per scambiare idee e best practice.

Abbiamo seguito il comunicatore nella sua giornata tipo che, come è evidente, è intensa e piena di attività diverse. Per questo ogni attività è pianificata per garantire la massima efficacia delle strategie di comunicazione. Le chiavi del successo in questo ruolo sono la flessibilità, la prontezza nel rispondere alle sfide quotidiane e la curiosità di scoprire e reinventar(si)e la strategia e l’applicazione operativa rispetto a questo mondo in costante e rapido cambiamento.

Gli strumenti di media intelligence sono un alleato prezioso, perché forniscono al comunicatore, in modo preciso, rapido e completo, tutti i dati e le informazioni utili per prendere decisioni informate e adattare le strategie al fine di aumentare l’efficacia complessiva della comunicazione.