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5 Tendenze nelle PR del 2023 che ogni brand dovrebbe conoscere
26 Settembre 2023
I professionisti delle pubbliche relazioni svolgono un ruolo importante nella costruzione della brand reputation di un marchio. Parte del lavoro di un professionista delle PR è rimanere aggiornato sulle ultime tendenze del settore.
Ciò che contava per i consumatori tre anni fa potrebbe già essere superato oggi, e poiché le pubbliche relazioni interessano la costruzione della brand reputation, ogni professionista deve conoscere in che modo determinate tattiche e strategie possono colpire e influenzare il proprio target di riferimento in un particolare momento storico.
Proprio come le società di marketing, anche le società di pubbliche relazioni sperimentano le nuove tendenze. Ogni anno vediamo emergere tendenze sempre più evidenti man mano che il divario tra PR e marketing si riduce.
E proprio come nel marketing, una serie di fattori influenzano le tendenze delle pubbliche relazioni, come le preferenze dei consumatori, le aspettative dei dipendenti, gli sviluppi tecnologici.
Diamo quindi un’occhiata alle cinque principali tendenze PR che dovrebbero guidare la strategia di un brand:
- Dati e analisi sono al centro delle strategie di PR
- Diversità e inclusione sono valori fondamentali nelle PR
- L’influencer marketing rimane dominante
- La personalizzazione è importante per le strategie di PR
- L’autenticità è fondamentale nelle PR post-pandemia
1. Dati e analisi sono al centro delle strategie di Pubbliche relazioni
In un passato non così lontano, le aziende non sapevano come misurare l’impatto delle loro strategie di PR. La loro reputazione online era un po’ un mistero avvolto in congetture e intuizioni. I marchi pubblicavano annunci e comunicati stampa sperando di ottenere la visibilità desiderata.
Oggi, i brand possono aspettarsi di più dal proprio team di pubbliche relazioni. Si prevede che il solo settore delle PR varrà 129 miliardi di dollari entro il 2025!
Eppure, molti professionisti del marketing e delle pubbliche relazioni non sono ancora sicuri del ritorno economico dei loro investimenti.
Grazie all’attuale tecnologia di analisi e reporting PR, ne è un esempio la soluzione di Eco Analysis, i dati giocano un ruolo sempre più essenziale nelle strategie di PR.
Nel 2023, monitorare l’impatto delle pubbliche relazioni è fondamentale. I team PR hanno bisogno di misurare KPI di base come la consapevolezza e la preferenza del marchio, il coinvolgimento sui social media e il traffico web di qualità.
2. Diversità e inclusione sono valori fondamentali nelle PR
Sempre più aziende stanno raddoppiando le iniziative in materia di diversità, equità e inclusione (DEI), e per una buona ragione. Quando i dipendenti possono vivere con autenticità nel luogo di lavoro, sono automaticamente più coinvolti, soddisfatti e dunque anche più produttivi.
Le aziende che promuovono la diversità e l’inclusione come parte delle loro strategie di pubbliche relazioni non attirano solo clienti, ma anche potenziali dipendenti, ottenendo cosi un vantaggio competitivo, soprattutto durante il periodo delle Grandi Dimissioni in corso.
Poiché sempre più consumatori e dipendenti aumentano le loro aspettative nei confronti dei marchi affinché adottino politiche di inclusione sul lavoro, i team e professionisti delle pubbliche relazioni possono aspettarsi che sia un tema ricorrente nelle loro campagne PR.
3. L’influencer marketing va ancora forte nelle pubbliche relazioni
L’influencer marketing è stato una forza centrale nelle strategie di PR degli ultimi anni.
Gli influencer continuano a spuntare in ogni angolo del web, dai micro-influencer su TikTok agli influencer con milioni di follower su Instagram riuscendo ad accedere anche a fette di mercato inesplorate.
I micro-influencer hanno portato le aziende a rinunciare a testimonial celebri a favore di nicchie più piccole. Chiunque infatti potrebbe essere “influencer”, o meglio, chiunque le cui opinioni siano attendibili. Ad esempio un DJ radiofonico locale, un podcaster o un blogger o vlogger online potrebbero essere influencer. Anche senza la fama o il numero di spettatori di una celebrità. Ciò che conta è che abbiano conquistato la fiducia dell’audience restando credibili ai loro occhi, tanto da “influenzare” le opinioni di coloro che ascoltano.
Per sfruttare appieno l’influencer marketing, i team PR necessitano di una buona conoscenza del pubblico, del segmento di mercato e dei contenuti dell’influencer. Senza conoscere queste sfumature, potresti finire per fare più danni che benefici alla tua reputazione online.
Un modo per evitare esperienze di influencer marketing potenzialmente dannose è dedicare risorse specializzate o servizi ad hoc nella ricerca del giusto influencer/creator per il proprio brand, e nella progettazione e monitoraggio della partnership.
4. La personalizzazione è importante per le strategie di PR
Il concetto di marketing personalizzato si è confermato come uno tra i trend più interessanti nel mondo delle PR. Nel marketing infatti, la personalizzazione serve a fidelizzare il cliente e ad aumentare le vendite. E questo poiché con la giusta strategia si ha modo di incontrare il cliente ovunque si trovi nel suo viaggio. Lo stesso si può dire per le pubbliche relazioni personalizzate.
Adattare le presentazioni PR ai singoli giornalisti o influencer ti aiuta a creare messaggi che parlino direttamente ai loro interessi. Si allontana dai modelli standardizzati e presenta invece un’idea accattivante che sarà difficile non notare. Ciò supporta credibilità, professionalità e aiuta ad instillare un senso di stima e fiducia nei nuovi interlocutori, consolidando anche il rapporto già in essere con i media e i professionisti.
Di conseguenza, hai molte più possibilità di essere pubblicato dai punti vendita o dalle risorse a cui ti rivolgi.
5. L’autenticità è fondamentale nelle PR post-pandemia
Alla pari dell’inclusività e della personalizzazione, l’autenticità continua a plasmare le aspettative dei consumatori e delle agenzie di pubbliche relazioni.
Stiamo assistendo a due fenomeni che aumentano la necessità di autenticità:
- Il primo è il crescente utilizzo delle tecnologie AI per creare esperienze digitali personalizzate. Sebbene la tecnologia ci permetta di conoscere meglio il pubblico target, molti concordano sul fatto che mancano le connessioni che solo un essere umano può creare. Poiché sempre più esperti di marketing e professionisti delle pubbliche relazioni utilizzano la tecnologia per sviluppare esperienze personalizzate, è essenziale valorizzare l’elemento umano che rende autentica la personalizzazione.
- In secondo luogo, la pandemia stessa ha portato a un cambiamento nel content marketing, nella messaggistica e nel branding. Le notizie false e la disinformazione abbondavano, lasciando i consumatori diffidenti e incerti su coloro a cui dare o meno fiducia.
I consumatori hanno aumentato le loro aspettative nei confronti delle aziende con cui intrattengono rapporti commerciali. Si aspettano che i brand mantengano il dialogo, siano trasparenti riguardo all’etica e ai valori e vadano oltre il “linguaggio di marketing”.