Eventi e Società
ONG: 4 motivi per utilizzare il media monitoring
15 Settembre 2017
Le Organizzazioni Non Governative sono al centro dell’attenzione dei media.
La forte ondata di migrazione proveniente dall’Africa ed il suo successivo contenimento, ne hanno IL tema da cui dipende il dibattito politico italiano.
Nasce così la necessità delle ONG di avere sotto controllo tutto quello che viene detto. Questa necessità può essere soddisfata solo con un servizio di media monitoring preciso e senza lacune.
Ecco i 4 motivi per cui le ONG dovrebbero monitorare i media.
1 – Per controllare l’immagine dell’organismo agli occhi del mondo
L’immagine è super importante per le aziende. Lo è forse ancora di più per le associazione e per le Organizzazioni Non Governative.
Verificare che la comunicazione studiata e portata avanti dall’ufficio stampa, venga mantenuta anche nei canali web, tv e carta stampata, rappresenta un passaggio importante da tenere sotto controllo.
Il media monitoring permette di ricevere una rassegna stampa giornaliera o settimanale, di tutti i canali segnalati delle ONG.
In questo modo si potranno anche lanciare analisi automatizzate o ad hoc per dettagliare dell’andamento del piano di comunicazione.
2 – Verificare che il piano di comunicazione sia efficace
Se da un lato bisogna prestare attenzione all’immagine e a come viene diffusa dai media, dall’altro è importante osservare quello che viene detto da parte di politici, enti o semplicemente tastare i commenti della gente comune.
Attraverso la media analysis del materiale di monitoraggio, è possibile avere un resoconto dettagliato del sentiment.
Report ad hoc o standard per capire se la campagna di marketing stia portando i frutti desiderati oppure se sia necessario riconsiderare strategie e management editoriale.
Ad esempio, una campagna di fundraising potrebbe essere facilmente ricalibrata dopo aver verificato che ci sono state pecche nel sistema di promozione del progetto.
3 – Gestire le crisi
Se parliamo di ONG non possiamo certo ignorare quanto successo nella stagione estiva.
Molte organizzazioni accusate di collaborare con gli scafisti, quest’ultimi responsabili di mandare in mare migranti col fine di farli approdare sulle nostre coste illegalmente.
In una situazione del genere come si dovrebbe comportare una ONG?
Sicuramente avere la possibilità d’intervenire subito, permette di chiarire la propria posizione con decisione e fermezza, bloccando sin da subito nuovi possibili attacchi.
Il sistema di monitoraggio permette di curare questi aspetti con tempestività e di poter intervenire nel modo corretto, in tempi brevi.
4 – Analizzare i dati e curare l’attualità
Tutti questi organismi hanno un occhio sempre puntato su quanto accade a livello internazionale. Un servizio di media monitoring globale aiuta a non perdersi niente e approfondire i diversi risvolti che la stessa notizia può avere in paesi e culture differenti.
Con un monitoraggio accurato sarà possibile avere i numeri più aggiornati (diffusi durante conferenze o dai canali di statistica), ad esempio, degli sbarchi sulle coste italiane, della percentuale di richiedenti asilo politico o di quante famiglie sono sotto la soglia di povertà nei paesi orientali o arabi. Come anche il numero di vaccini consegnati nei paesi sottosviluppati.
Per questi 4 motivi uno strumento di media monitoring all’interno del team di una Organizzazione Non Governativa non dovrebbe mancare mai.
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