Eventi e Società
Il monitoraggio dei media per contrastare l’antisemitismo in Germania
27 Gennaio 2017
Monitorare i media contro la disinformazione e la propaganda anti-ebraica.
“Pubblicheremo e condanneremo qualsiasi esempio di opinioni unilaterali ostili al popolo di Israele.” recita il post principale nella pagina Facebook del programma EJKA Media Watch, dedicato al monitoraggio sistematico della stampa e dei media online tedeschi.
L’Accademia EJKA, fondata nel 2009 in onore del medico, pedagogo e letterato polacco Janusz Korczac, fornisce educazione formale e informale oltre a programmi culturali per il mondo ebraico.
EJKA ha compreso l’importante ruolo che giocano i media in Germania nel definire il sentimento verso il popolo di Israele.
Le motivazioni della nascita di questo programma sono molteplici e partono da lontano.
L’immigrazione ebraica dall’ex Unione Sovietica verso la Germania avvenuta dal 1990 ha scosso le strutture delle comunità e delle altre istituzioni ebraiche ponendo sfide notevoli: se nel 1990 gli ebrei in Germania erano 25 mila, oggi sono dieci volte tanto. Raggiungere un pubblico così vasto è più difficile.
I mezzi di comunicazione sono un fronte importante, perché ora una comunità ebraica molto ampia si sente sotto i riflettori del grande pubblico.
Con i social network è possibile raggiungere il pubblico molto più facilmente, ma allo stesso tempo verificare le conseguenze della propria attività di monitoraggio e supporto è molto più difficile.
In un paese sempre più percorso da fremiti xenofobici, online ed offline, gli atti di natura antiebraica sono in netta ripresa.
L’odio per gli ebrei oggi mette d’accordo sia i fanatici di destra nell’est, sia i gruppi di antisionisti islamici che in occasione dell’ultimo conflitto Israele-Hamas (2014) sono scesi in strada urlando slogan ferocemente antisemiti.
EJKA Media Watch denuncia tutti questi casi apparsi sui media e punta alla diffusione della conoscenza come vaccino contro il pregiudizio.
Un altro esempio delle iniziative promosse dall’istituto è “Rent a Jew”.
“Noleggia un ebreo”, tradotto letteralmente, è un’iniziativa che permette di conversare con un esponente del popolo d’Israele per porre domande, capire usi e costumi odierni della cultura ebraica.
Ne parla questo articolo del Foglio che descrive con precisione in cosa consiste questa inziativa molto discussa.