Digital Marketing
Impatto digitale: un modello di sostenibilità economica
26 Ottobre 2021
La comunicazione digitale comporta una straordinaria differenza rispetto ai media tradizionali: il suo impatto sulle persone può essere misurato tramite dati, tabelle e indicatori, i cosiddetti KPI (Key Performance Indicator). C’è un intero sistema, in azione dietro le quinte, capace di valutare il grado di interazione tra il digitale e la vita delle persone.
Ora possiamo sapere con esattezza quanti individui hanno visualizzato il nostro messaggio – e non solo. Siamo in grado persino di valutare le loro reazioni a lungo termine a tale messaggio. L’intero ciclo d’acquisto degli utenti-clienti appare sotto i nostri occhi in totale trasparenza: possiamo definire con precisione il numero di utenti che hanno risposto a una determinata “call to action” effettuando una donazione benefica, per esempio, oppure procedendo all’ acquisto di un dato prodotto.
L’impatto del digitale sulla vita delle persone non può essere trascurato, perché è l’essenza stessa di questo nuovo prototipo di comunicazione. Come osserva l’esperto di marketing Philip Kotler nel suo libro, Marketing 4.0. Dal tradizionale al digitale (Hoepli, 2017),ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale: si è modificata la customer journey del consumatore e, inoltre, adesso è possibile tracciare un profilo dettagliato del cliente che acquista tramite i vari canali digitali.
Ora il modello di marketing non è più focalizzato solo sul prodotto, osserva Kotler, ma sul passaparola innescato all’interno di una comunità di utenti. Nell’era della connettività il processo di acquisto diventa circolare: le persone parlano dei brand nel mondo digitale. E necessariamente i brand devono misurare il loro impatto nelle conversazioni delle persone tramite il monitoraggio social. Una buona brand reputation è la chiave per il successo.
Gli effetti della pandemia di Covid-19 hanno reso ancora più evidente l’impatto digitale sulla vita del comune cittadino.
Impatto digitale e sostenibilità
Oggi dal punto di vista delle imprese dobbiamo considerare un concetto di sostenibilità, che non è solo ambientale. Nell’era digitale possiamo valutare l’impatto dell’intero ciclo di vita di un prodotto. Abbiamo tutti i mezzi a disposizione, tramite l’analisi dei dati, per prevedere l’impatto che una certa azione genererà nel futuro. Quindi la previsione diventa parte intrinseca del percorso di creazione e progettazione di un determinato prodotto o servizio. Il digitale ci permette di valutare l’impatto che il prodotto di una data azienda può avere sulla società.
Il caso Telethon
Un esempio emblematico è rappresentato da Telethon, come ha raccontato Guglielmo Lorenzo, responsabile della comunicazione della Fondazione in occasione del webinar organizzato da L’Eco della Stampa dal titolo ’20 ’21 ’22: Presente e futuro della comunicazione d’impresa.
La fondazione Telethon nel 2020 ha saputo reagire al cambiamento epocale dell’era Covid con un’efficace strategia multi-canale che faceva delle media-relations il proprio punto cardine. Telethon ha approfittato di un momento di totale affidabilità nella ricerca scientifica mondiale per valorizzare la propria causa e, in particolare, la ricerca a favore delle patologie genetiche rare.
Oltre 12 milioni di euro raccolti tramite la raccolta fondi nel 2020 grazie all’efficace comunicazione messa in atto dall’azienda. Un ruolo fondamentale in questo successo l’ha avuto la costante analisi dell’impatto che i messaggi trasmessi da Telethon avevano sulle persone. Grazie al monitoraggio fornito da L’Eco della Stampa, Telethon è stata in grado di valutare l’impatto della propria comunicazione in tempo reale, ottenendo risultati strabilianti in un anno difficile dal punto di vista economico.
“Impatto” è la parola chiave
«Credo che la parola chiave per il futuro sia impatto», conclude Guglielmo Lorenzo «La modalità corretta per dare valore al nostro lavoro è misurare l’impatto di ciò che facciamo nella vita delle persone».
Il digitale permette tutto questo: in un mondo in cui tutto è misurabile, in cui ogni azione si traduce in un dato analizzabile, possono essere fatte previsioni più verosimili sul futuro. Nell’era dell’iper-connettività la valutazione dell’impatto sulle persone rappresenta una risorsa strategica fondamentale. Secondo uno studio condotto da The European House-Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, le aziende digitalizzate ottengono un importante beneficio sulla produttività del lavoro rispetto alle aziende che non hanno ancora attuato percorsi di trasformazione digitale. I dati parlano del +64% per le aziende italiane, contro un +49% per le aziende europee.
La digitalizzazione è in grado di imprimere un impressionante recupero di produttività alle aziende, offrendo inoltre la garanzia di una maggiore sostenibilità economica e ambientale. Digitalizzare i processi produttivi permette di diminuire gli spostamenti, gestire con efficienza le operations e incrementare le attività di monitoraggio. L’impatto digitale su economia e ambiente è all’insegna della sostenibilità: rappresenta l’intesa siglata a favore di un mondo nuovo, che produrrà un netto miglioramento nella vita delle persone.