Digital Marketing
Digital Mindset: un’opportunità per il futuro
24 Agosto 2021
Il segreto sta nel saper cogliere l’opportunità offerta dall’innovazione. Se c’è una lezione che il digitale ci ha insegnato è che il cambiamento avanza in modo vertiginoso. Procede inarrestabile a mille all’ora, e noi dobbiamo stare al passo. Nell’era digitale l’attitudine al cambiamento è fondamentale: sviluppare un corretto Digital Mindset è quindi l’elemento base per usufruire appieno della moltitudine di opportunità offerte dalla Digital Transformation.
In un mondo in cui tutto è temporaneo e gli stili di vita cambiano in modo frenetico e imprevedibile, è importante innanzitutto concentrarsi su sé stessi e sulle proprie convinzioni, cercando di piegarle e modellarle sotto la spinta della rivoluzione digitale in atto.
Digital Disruption: la nuova Rivoluzione Industriale
La Digital Disruption si verifica continuamente: ogni volta che entra in gioco una nuova tecnologia in grado di modificare del tutto il modello di business precedente. I settori coinvolti sono ormai innumerevoli, dal mondo della comunicazione e dell’informazione a quello dell’intrattenimento.
Tuttavia l’ascesa di questo neologismo, “Digital Disruption”, non deve generare inquietudine. Indica uno sconvolgimento, una trasformazione del sistema produttivo, che a ben vedere sta portando molti più benefici che svantaggi. È la nostra nuova Rivoluzione Industriale, che si verifica a duecento anni di distanza dalla prima storicamente riconosciuta, e merita di essere affrontata con cognizione di causa; di essere vista come un’opportunità.
Ed esiste un solo modo per vivere il cambiamento e non subirlo: sviluppare un corretto Digital Mindset.
Digital Mindset: la soft skill del futuro
Il termine Digital Mindset è stato analizzato dalla studiosa Vivienne Benke, che in particolare, ha scomposto la definizione individuandone due aspetti principali: una componente cognitiva e una componente d’azione. La parola “mindset” deriva infatti dalla psicologia cognitiva, una disciplina che si occupa di analizzare il modo in cui le persone processano le informazioni, come reagiscono agli input dati dal mondo esterno.
“Digital” è invece la parte dinamica dell’etimo, rappresenta l’action component ossia l’accettazione o il rifiuto di cambiamenti, mezzi, interazioni. Benke nel suo libro The Digital Mindset. A Theoretical Discussion (2013) pone l’accento sull’approccio mentale, la capacità di adattamento. Secondo la studiosa, una persona dotata di Digital Mindset saprà alternare rifiuto e accettazione delle nuove soluzioni tecnologiche a seguito di una valutazione attenta.
Accettare le sfide, aprirsi alle novità, capire il cambiamento in atto, valutarne i rischi. Tutto è parte integrante della soft skill più richiesta dal mondo in divenire. Il Digital Mindset sarà un requisito fondamentale per le professioni lavorative emergenti che devono continuamente escogitare nuove strategie di interazione con un mercato in evoluzione costante.
Il digitale è cambiamento
Dobbiamo accettare l’idea che «il digitale è sinonimo di cambiamento». La trasformazione digitale richiederà sempre un continuo riallineamento con nuovi punti di riferimento, mettendo in costante discussione valori, convinzioni, idee pregresse.
In questo contesto a vincere sono le aziende in grado di reinventarsi e cogliere il digitale come opportunità. Oggi un esempio lampante è offerto dal colosso Netflix, piattaforma leader dello streaming online. In origine Netflix era solo uno dei tanti competitors dell’allora ben più nota Blockbuster. Imitando il fortunato modello di Blockbuster, Netflix all’inizio degli anni duemila offriva ai propri clienti un sistema di noleggio via posta.
Ma perché oggi Blockbuster è scomparso, mentre Netflix rappresenta la nuova frontiera dell’industria cinematografica?
La risposta è semplice: Digital Mindset. Il merito di Netflix consiste nell’aver saputo cogliere l’opportunità della digitalizzazione reinventandosi. In tempi brevissimi Netflix si è adattato al cambiamento creando la piattaforma online per contenuti video più amata di sempre.
“Opportunità” è la parola chiave
Nel mondo che verrà la comunicazione è intesa anzitutto come azione, con un’importante funzione sociale ancor prima che identitaria. Stanno nascendo nuovi modelli e format di comunicazione e, di conseguenza, nuovi bisogni da essi innescati.
« L’intelligenza è la capacità di adattarsi all’ambiente» affermava Einstein. Il tanto citato Digital Mindset rappresenta proprio un’estensione di questo concetto: un nuovo modello di adattamento. Siamo di fronte a quello che potremmo definire, in gergo psicoanalitico, “un nuovo approccio al proprio contesto” in un ambiente in cui il digitale riveste un ruolo sempre più pervasivo.
Dobbiamo prendere atto che con la digitalizzazione si sta verificando un forte cambiamento sociale e solo analizzandolo e studiandone a fondo cause ed effetti potremo trarne ispirazione per il futuro. L’Eco della Stampa lo ha fatto durante l’evento ’20 ’21 ’22 Presente e futuro della comunicazione d’impresa organizzato con la collaborazione di Rinascita Digitale. Un gruppo di comunicatori d’impresa è stato chiamato a raccolta per fare il punto sulla comunicazione digitale e individuare le parole chiave che serviranno da guida alle aziende. Tra le tante keywords citate, è emerso come fondamentale il termine “opportunità”.
Il digitale come opportunità
«La parola crisi deriva dal greco krisis e significa scelta, opportunità » ha affermato Giuseppe Marsala, Direttore Commerciale de L’Eco della Stampa. Nel suo intervento Marsala ha sottolineato come la crisi portata dal lockdown Covid abbia generato una rapida ascesa della domanda digitale.
Occorreva nell’immediato adattarsi a nuove soluzioni, a nuove metodologie, garantendo tuttavia le stesse performances di prima dell’emergenza pandemica. L’Eco della Stampa è stata in grado di cogliere le nuove esigenze dettate dalla propria clientela: «Prima era sufficiente una rassegna stampa localizzata,» spiega Giuseppe Marsala «mentre durante il lockdown è emersa la necessità di avere chiara l’analisi reputazionale su tutta la base dei dati media attraverso una piattaforma unica e integrata.»
In risposta a queste inattese necessità è nata “Dashboard Intelligence”: una piattaforma che garantiva un’analisi cross-mediale su tutta la base dati media, realizzando così uno screening real-time di media monitoring su tutti i contenuti. La nuova dashboard di Eco della Stampa ha saputo intercettare una nuova esigenza del mercato e rispondere nell’immediato alla domanda crescente di un’analisi rapida e automatica.
È la conferma che la crisi talvolta può essere una benedizione, poiché genera opportunità. La trasformazione digitale, di fatto, ci chiede proprio questo: di abbracciare il cambiamento per generare progresso.
Digital Mindset: il fattore umano della tecnologia
Tra meno di dieci anni nasceranno molte nuove professioni legate all’ambito digital e ai lavoratori del futuro sarà chiesto di essere aperti alle sfide, veloci e reattivi, e dotati di competenze sempre più trasversali. Dovranno, in breve, essere in grado di adattare la propria intelligenza a diverse dinamiche e situazioni adottando una mentalità in sintonia con le trasformazioni in atto: il Digital Mindset, per l’appunto.
Potremmo concepire il “Digital Mindset” come il fattore umano della tecnologia. Poiché, di fatto, non c’è mezzo tecnologico che sia utilizzabile senza un apporto fondamentale: la mente dell’uomo. In questo particolare risiede la sfida e, al contempo, l’inedita opportunità che ci viene offerta dalla Digital Disruption.
Uno degli aspetti chiave della Digital Transformation risiede proprio nell’innegabile rafforzamento del fattore umano. Ciò che viene richiesto alla specie umana del XXI secolo non è semplicemente “saper utilizzare le nuove tecnologie,” ma un mutamento di abitudini, di mentalità e di pensiero. Un nuovo sforzo di adattamento, come base imprescindibile per il progresso futuro.
L’ intelligenza, diceva un tale Jean Piaget, si fonda su un equilibrio dinamico.